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Accoltellata dall’ex in sala slot, la cliente che l’ha salvata: “Sono scappati tutti, si è aggrappata a me”

“Ho ancora davanti l’immagine di lei aggrappata a me, con le lacrime agli occhi e i capelli intrisi di sangue”. A parlare è Roberta, la cliente della sala slot di Marostica intervenuta per salvare la 42enne che è stata accoltellata dall’ex compagno. È stata lei a soccorrerla, a lanciare l’allarme e a impedire un altro femminicidio. L’uomo, un 45enne pregiudicato, è stato arrestato.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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"Ho ancora davanti l’immagine di lei aggrappata a me, con le lacrime agli occhi e i capelli intrisi di sangue". A parlare è Roberta, la cliente della sala slot di Marostica intervenuta pochi giorni fa per salvare la 42enne accoltellata dall'ex compagno. È stata lei a soccorrerla, a lanciare l'allarme e a impedire un altro femminicidio.

"Non è importante quel che ho fatto, ma quel che andava fatto", aggiunge, intervistata da Il Gazzettino. Stando a quanto è stato ricostruito, intorno alle 22.45 di sabato 6 settembre, la vittima della violenta aggressione è stata raggiunta sul posto di lavoro dall'uomo che l'ha colpita con calci e pugni e poi l'ha accoltellata al volto, al torace e alle braccia.

Quando a Roberta viene chiesto dove ha trovato il coraggio per intervenire, lei risponde di averlo trovato "vedendo i calci e i pugni contro chi era indifeso. Sono riuscita a mantenere il sangue freddo".

L'uomo, un 45enne con precedenti nell'ambito dei reati di genere, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio aggravato. I Carabinieri, dopo essere stati allertati dalla cliente, lo hanno individuato e lui, alla vista dei militari, ha abbandonato a terra il coltello ed è stato fermato.

"Ho pensato che spettava a me salvarla da quelle coltellate, da quei pugni. E lei ha chiamato me piangendo, insanguinata. Chiedeva aiuto. Mi chiamava per nome. Mi sembra ancora irreale. Mi sembra la trama di un film dell’orrore", continua la donna che ha aiutato la 42enne.

Roberta ricorda ancora di aver visto un altro cliente, un anziano, provare a interagire con l'aggressore "ma è stato spintonato". È in quel momento che tutti gli altri "si sono dileguati. E io mi sono ritrovata da sola. Questo è un pensiero che mi fa stare male".

"È fondamentale dare un messaggio corale, forte e coeso, che unisca istituzioni, società civile e cittadini: non esiste giustificazione che possa attenuare un atto tanto vile. – ha detto commentando l'accaduto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha ringraziato le Forze dell'ordine per il tempestivo intervento.

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