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A Natale per andare a Messa servirà l’autocertificazione: l’annuncio della Cei

La Conferenza episcopale italiana ha specificato con una nota che per andare a Messa a Natale e negli altri giorni in cui tutta Italia sarà zona rossa secondo l’ultimo decreto del governo, e cioè 24, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 5, 6 gennaio, servirà l’autocertificazione: “Si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo”.
A cura di Ida Artiaco
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Per andare a Messa a Natale e negli altri giorni da zona rossa indicati nel nuovo decreto approvato dal governo, servirà l'autocertificazione. La precisazione arriva direttamente dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) che in una nota ha sottolineato che "nella situazione disegnata dal Decreto-legge non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni: entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme". Per cui durante i giorni di "zona rossa" (e cioè 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 5, 6 gennaio) si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo". Ancora, si specifica nel comunicato, "la circolare del ministero dell'Interno del 7.11.2020 ha precisato che i luoghi di culto dove ci si può recare per una visita o per la partecipazione a una celebrazione dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini".

La Cei ne ha approfittato anche per ricordare che "sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di ‘orientare’ i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto coprifuoco" cioè entro le 22. Anche la celebrazione eucaristica che sarà officiata da Papa Francesco a San Pietro è stata anticipata alle 19:30 nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Durante i giorni di zona arancione, ha ricordato ancora la Cei, i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km. Infine, i Vescovi hanno esortato, "soprattutto in queste giornate, a non dimenticare e ad accompagnare tutte le persone, che comunicano le loro fatiche, le loro speranze, chiedendo preghiere e aiuti materiali e spirituali"

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