A Monfalcone chi viene sorpreso a sputare per terra rischia una multa fino a 200 euro

C'è stato un periodo in cui nelle città di tutta Italia erano affissi cartelli con la scritta "vietato sputare". I tempi sono cambiati, e fortunatamente anche le abitudini e i comportamenti individuali, eppure a Monfalcone – in provincia di Gorizia – la sindaca Anna Maria Cisint vuole introdurre una ordinanza specifica in tema di decoro e pulizia urbana che prevede multe da 30 a 200 euro a chi viene colto in flagrante mentre sputa a terra. La norma segue quella, introdotta lo scorso anno, contro i mozziconi gettati per strada. Nel 2023 i vigili della città friulana hanno multato 16 persone che si erano sbarazzate incivilmente della cicca spegnendola sul marciapiede.
Non è la prima volta che la sindaca Anna Maria Cisint, esponente della Lega, balza agli onori delle cronache. Il 23 dicembre migliaia di manifestanti sono scesi in strada dando vita a un lungo corteo aperto da uno striscione con la scritta "Siamo tutti monfalconesi"; in tanti hanno sventolato bandiere tricolori e dell'Unione Europea. "Siamo cittadini italiani, paghiamo le tasse, parliamo correttamente l'italiano e contribuiamo alla produzione del Paese: chiudere i nostri luoghi di preghiera è anticostituzionale". I manifestanti, provenienti da tutto il nord-est italiano, protestavano contro la chiusura dei luoghi di culto islamici voluta proprio dalla giunta di Cisint. La sindaca si era resa protagonista di altre iniziative decisamente discutibili, introducendo ad esempio il divieto per le donne di fare il bagno in mare vestite; prima ancora aveva apertamente criticato il ramadan, che a suo dire creerebbe problemi ai bimbi per via del digiuno. Lo stop ai luoghi di preghiera è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, una misura giudicata eccessiva e anticostituzionale. Oltretutto da anni Monfalcone è abitata per un terzo circa da cittadini italiani di fede musulmana, prevalentemente di origine bengalese.