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A Bologna arriva il limite a 30 km/h, il primo multato: “Facevo i 39, una situazione impossibile”

Martedì 16 gennaio ha esordito nella città di Bologna in limite a 30 chilometri orari. Il primo multato della giornata è stato Sergio Battazzi, gioielliere di via Mazzini, che ha raccontato: “Facevo i 39 chilometri orari e mi è stata elevata una contravvenzione di 29 euro e 40. Non l’ho ancora pagata, lo farò tra poco”. Contro l’iniziativa, accolta tra le polemiche, venerdì 19 ci sarà una manifestazione in piazza Maggiore.
A cura di Eleonora Panseri
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"Facevo i 39 chilometri orari e mi è stata elevata una contravvenzione di 29 euro e 40. Non l'ho ancora pagata, lo farò tra poco". A parlare è il signor Sergio Baldazzi, gioielliere bolognese che ieri, martedì 16 gennaio, è stato il primo multato della giornata d'esordio della "Bologna Città 30". Una vasta zona del capoluogo emiliano-romagnolo interesserà le aree più densamente popolate da ciclisti e pedoni, dove le vetture non potranno superare i 30 chilometri orari.

Intervistato da Rai News, l'uomo ha raccontato di aver visto alle 10 del mattino in via Azzurra una prima pattuglia con pannello luminoso che indicava la velocità, poco dopo un'altra con telelaser e paletta. "Sulla rotonda c'erano due vigili con il cartello e lì andavo pianissimo, appena superati sono andato verso via Massarenti leggermente più veloce e c'era un'altra pattuglia. È impossibile, impossibile! C'erano quattro vigili per rilevare una macchina", ha detto il commerciante che ha un negozio in via Mazzini. "Che cosa penso della Città 30? Meglio non farmi parlare. Ho anche visto il pannello con la velocità, pensavo di aver superato il blocco…e invece il telelaser era pochi metri dopo: è così che si incassa", ha aggiunto Baldazzi.

Quante sono state le multe della prima giornata

Nella prima giornata le multe per il superamento del limite dei 30 km/h sono state poche e si sarebbe anche verificato un diffuso abbassamento della velocità in tutte le strade della città, fanno sapere dal Comune. Le 6 pattuglie impegnate in diversi punti della città, sia mattino che pomeriggio, hanno infatti rilevato solo 7 sanzioni per superamento del limite dei 30 (solo uno di questi circolava sotto i 40 km/h) e 5 sanzioni per superamento del limite dei 50.

In totale i veicoli fermati e controllati sono stati 87 e quelli sanzionati 42: 4 per uso del cellulare durante la guida, 1 per mancata revisione, 1 per mancanza di copertura assicurativa e 14 per altri tipi di violazioni. Inoltre sono stati sanzionati 10 veicoli per attraversamento con semaforo rosso.

Venerdì manifestazione contro Bologna Città 30

Le ordinanze decise dal sindaco che hanno istituito in città il limite di velocità di 30 chilometri orari sono entrate in vigore tra le polemiche. Venerdì 19 gennaio è stata organizzata davanti al Comune una manifestazione contro la decisione. L'iniziativa è annunciata dal movimento Una Bologna che cambia e la Lega ha annunciato la propria adesione. L'appuntamento è alle 18.30 in piazza Maggiore, lo slogan è “No alla zona 30”.

"Noi ci saremo. Ci vediamo in piazza", ha fatto sapere il Carroccio in una dichiarazione del segretario cittadino Cristiano Di Martino e del consigliere comunale Matteo Di Benedetto. "Sono già arrivate le prime multe della Città 30 a persone che andavano anche ai 39 orari. Il sindaco Matteo Lepore e il Pd hanno cominciato a fare cassa a spese dei cittadini – affermano Di Martino e Di Benedetto – una misura su cui abbiamo chiesto dall'inizio, come Lega, un referendum”.

La replica del sindaco Lepore (Pd): "Preoccupazioni legittime, pronti ad ascoltare i cittadini"

"Le preoccupazioni da parte dei cittadini sono legittime – ha detto il primo cittadino Matteo Lepore, intervistato da Radio24 – ma sono certo, che quando si vedrà che nella realtà dei fatti tutti questi problemi di cui tanto si parla non ci saranno, si convinceranno tutti. È successa la stessa cosa in tutte le città che hanno applicato le limitazioni della velocità e sarà così anche a Bologna. All'inizio ero scettico anch’io, ma poi, come dimostrano i provvedimenti simili già adottati in altre città europee, i risultati ci sono”.

Il sindaco ha risposto anche sull’ipotesi del referendum per cui alcuni cittadini stanno raccogliendo firme in città e sul web: "Se ci saranno delle strade che ai 30 non funzioneranno, – spiega – piuttosto che fare un referendum, siamo pronti ad ascoltare le segnalazioni dei cittadini".

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