A 14 anni perde la vita in scooter, odio sui social: “Godo che sei morto”. Il papà: “Vorrei sapere perché”

Pochi giorni fa, venerdì 17 ottobre, una tragedia ha colpito la famiglia di Tommaso, 14enne di Osimo. Il giovane è morto in un incidente mentre andava a scuola in sella al suo scooter. Ma in un momento così difficile per familiari e amici c'è chi ha deciso di colpirli ulteriormente diffondendo odio sui social.
“Godo che è morto, non valeva nulla”. Una frase comparsa in alcune storie pubblicate da un profilo Instagram, che sarebbe fake, scomparsa dopo 24 ore, ma salvata e condivisa attraverso i cellulari degli amici del 14enne, a cui sarebbe rivolta, come riporta Il Resto del Carlino.
I compagni di scuola hanno detto che a diffonderla potrebbe essere stata una loro coetanea. La notizia della pubblicazione di questa frase è arrivata anche al papà del ragazzo, a poche ore dal funerale del figlio che si è tenuto mercoledì.
“Non ho avuto il tempo di elaborare quanto stava accadendo. Ho saputo di questo profilo. Finto o non, vorrei parlare con questa persona, incontrarla magari, capire se ha agito d’impulso, se è stata una bravata, comprenderne i motivi", ha commentato.
Anche il docente della scuola che sta seguendo con i ragazzi un percorso per affrontare il lutto, don Paolo Volpe, è venuto a conoscenza dell'accaduto: “Chiedetevi tutti se è questo che lui vorrebbe da voi. Non cadete nel tranello di incrementare odio: è diabolico. Non sciupate il bello e il buono che siete", ha detto.
L'incidente che ha coinvolto il 14enne è avvenuto lungo la Ss361 Septempedana, all’incrocio tra via D’Ancona e via Montegalluccio. Il ragazzo ha perso il controllo dello scooter, forse a causa dell'asfalto reso scivoloso dalla pioggia ed è stato travolto da un furgone.
Le sue condizioni erano apparse sin da subito molto gravi. Era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona, dove i medici avevano potuto, purtroppo, solamente constatarne il decesso.