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Attentati Bruxelles: ufficiale di polizia arrivò ubriaco al vertice per la sicurezza

Secondo i media belgi, l’ufficiale era stato convocato a poche ore dagli attentati per fare il punto della situazione, ma si è presentato in ritardo e visibilmente ubriaco tanto da costringere i superiori a sospenderlo e ad avviare un’inchiesta interna.
A cura di A. P.
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Dopo i terribili attentati di Bruxelles del 22 marzo scorso con i due kamikaze all'aeroporto di Zaventem e un altro attentatore suicida nella stazione di Maelbeek della metropolitana, in tutto il Belgio e soprattutto nella capitale sono state ore di sgomento per la paura di nuovi attacchi ma anche momenti di confusione. Le autorità infatti in poco tempo hanno dovuto preparare dei piani di emergenza per la sicurezza convocando dei vertici straordinari dei dirigenti delle forze dell'ordine. Proprio in uno di questi, a poche ore dagli attentati,  erano stati chiamati i dirigenti della polizia di Ixelles. Come racconta il giornale belga Le Dernière Heure, però, uno di loro si è presentato all'appuntamento completamente ubriaco non riuscendo a e rispondere nemmeno alle domande.

Secondo la stampa, l'ufficiale, il cui nome non è stato rivelato, si è presentato già in ritardo all'appuntamento con i superiori e le autorità politiche, ma appena è stato interpellato  è stato chiaro a tutti che era in evidente stato di ubriachezza. L'uomo infatti doveva rispondere a domande su particolari luoghi sensibili all'interno della sua zona, ma sarebbe riuscito a farfugliare ben poche parole. Una situazione che ha spinto un suo superiore a chiedere un immediato controllo alcolemico che è risultato positivo. L'ufficiale di polizia quindi è stato immediatamente sospeso e ora è sotto inchiesta e potrebbe andare in contro ad un severo provvedimento disciplinare.

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