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Arte, alla riscoperta del Caravaggio francese che “rubò” dal nostro Merisi

Da New York a Parigi è di moda la riscoperta per la pittura di Valentin de Boulogne. Considerato il “Caravaggio francese”, morì a 41 anni dopo aver vissuto nella Roma dei Papi in cui era arrivato per cercare gloria. Dal Merisi prese le ambientazioni realistiche e l’uso del chiaroscuro.
A cura di Redazione Cultura
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Considerato il più brillante dei pittori che seguirono la scia pittorica di Caravaggio, il francese Valentin de Boulogne (1591-1632) è uno dei più grandi artisti d'Oltralpe, alla pari di Poussin. Valentin de Boulogne  ha trascorso la maggior parte della sua carriera a Roma, nella città eterna ha realizzato prestigiose opere pittoriche frutto della committenza proveniente dal Vaticano. Il suo lavoro è stato molto apprezzato anche da importanti personalità al potere successivamente in Francia, in particolare il cardinale Mazzarino e Luigi XIV. Successivamente, nel XIX secolo, Valentin divenne un riferimento di grande importanza per alcuni maestri della pittura come David e Courbet.

Le assonanze con il Caravaggio non si fermano soltanto ai riferimenti biografici. Come il Merisi, infatti, Valentin morì molto giovane, nel fiore degli anni. A soli 41 anni, infatti, ci ha lasciato infatti una limitata produzione artistica. Anche la tecnica pittorica vede i due artisti accomunati, ad esempio da un realismo drammatico, l'uso del chiaroscuro e, soprattutto, le ambientazioni tipiche caravaggesche, come le taverne o la stradai, trasformando però la sensibilità cromatica neo-veneziana verso un nuovo senso del grandioso e del malinconico.

Valentin de Boulogne nella Città eterna

Dettaglio dell'Allegoria dell'Italia di Valentin de Boulogne
Dettaglio dell'Allegoria dell'Italia di Valentin de Boulogne

Valentin era nato il 3 gennaio del 1591 nel piccolo paese Coulommiers, non distante da Parigi. Figlio d'arte, anche suo fratello fu un pittore. Giunse a Roma molto giovane, perché in quegli anni la città eterna era la meta più ambita da parte di tutti i giovani artisti dell'epoca con il desiderio di entrare nell'empireo dei grandi artisti. Presto rimase affascinato dalle tele del Caravaggio, a cui "rubò" ambientazioni e atmosfere dal vero, cupe, drammatiche. Il suo capolavoro artistico è, a tutt'oggi, considerato l'“Allegoria dell’Italia”, attualmente custodito a Roma.

La grande mostra al Louvre di Parigi

Il baro di Valentina de Boulogne
Il baro di Valentina de Boulogne

Proprietario della più grande collezione al mondo delle sue opere, il Louvre, in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York, ha presentato nella città americana la prima mostra monografica dei più significativi rappresentante del movimento caravaggesco in Europa, che nei prossimi mesi, invece, tornerà a Parigi.

Organizzato da Sébastien Allard, Direttore del Dipartimento di Pittura, Musée du Louvre, co-curatori Keith Christiansen, John Pope-Hennessy Presidente, Dipartimento di pittura europea (Il Metropolitan Museum of Art, New York) e Annick Lemoine, direttore scientifico del Festival della Storia dell'Arte e docente di storia dell'arte (Università di Rennes 2). La mostra avrà luogo nel museo parigino dal 22 febbraio fino al 22 maggio.

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