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Arrestato Graziano Mesina: fu il re dei banditi sardi

Il criminale è stato catturato stamattina all’alba. E’ ritenuto dai magistrati di Nuoro capo di una potente organizzazione dedita al traffico di stupefacenti.
A cura di Davide Falcioni
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E' stato catturato all'alba di oggi in Sardegna Graziano Mesina, uno dei più celebri banditi sardi del dopoguerra: è accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. E' stato arrestato all'alba di oggi dai carabinieri con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. All'operazione, coordinata dai carabinieri di Nuoro, hanno partecipato anche militari dell' Arma di Milano, Cagliari, Oristano, Sassari, Reggio Calabria, ed inoltre i Cacciatori di Sardegna e i militari del decimo nucleo elicotteri di Olbia. Il curriculum di Mesina in effetti ha richiesto un imponente dispiegamento di forze: evaso 22 volte, ha scontato 40 anni di carcere ed è tornato libero nel 2004, dopo la grazia ottenuta dal Presidente della Repubblica Ciampi. Tornato nella sua Orgasolo, si era dato all'attività di guida turistica, accompagnando centinaia di persone nelle zone più impervie della Barbagia, luogo delle sue fughe rocambolesche. Ora è ritenuto dai magistrati di Nuoro capo di una potente organizzazione dedita al traffico di stupefacenti.

Ma, tra tutte le rocambolesche vicende della vita di Mesina, un paio spiccano sulle altre: la prima è il suo ruolo di mediatore nel sequestro di Farouk Kassam; il secondo che nel 1968 venne condannato da Giangiacomo Feltrinelli, che aveva in progetto di rendere la Sardegna la Cuba del Mediterraneo ed avrebbe voluto affidare proprio a Mesina la guida delle truppe ribelli indipendentiste. Mesina fu poi convinto a non partecipare all'iniziativa di Feltrinelli grazie all'intervento del Servizio Informazioni Difesa (SID), nella persona di Massimo Pugliese, ufficiale dei servizi che riuscì successivamente a far saltare completamente l'iniziativa

Mesina ha reagito all'arresto con una calma disarmante: "Non ha opposto alcuna resistenza ed ha avuto un atteggiamento estremamente mite", ha raccontato il comandante dei carabinieri di Nuoro, il colonnello Vincenzo Bono. Insieme a Mesina sono state arrestate altre 25 persone.

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