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Armin Zoeggeler a Sochi 2014 per la sesta medaglia olimpica consecutiva

Toccherà al “cannibale dello slittino” portare il tricolore alla cerimonia di apertura dei Giochi di Sochi di sabato 7 febbraio.
A cura di Vito Lamorte
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Nome: Armin Zoeggeler
Disciplina: Slittino
Specialità: Singolo
Nazionalità: Italia
Data di nascita: 4/1/1974
Luogo di nascita: Merano

L’obiettivo è chiaro. La sesta medaglia in sei Olimpiadi. Questo è quello che Armin Zoeggeler detto il “cannibale” si è prefissato. Il maggior specialista al mondo sullo slittino non è un fenomeno solo italiano. Altoatesino che con le parole ha un rapporto di estrema parsimonia ha fatto una vita a 150 chilometri l’ora sdraiato pancia all’aria su un piccolo attrezzo in metallo da controllare e indirizzare solo con i movimenti del corpo e dei piedi.

Armin è un predestinato. É cresciuto a Foiana, una frazione del comune di Lana ed ha iniziato a praticare questo sport da bambino, utilizzando lo slittino per scendere dal maso in cui abitava con la famiglia fino a valle dove era situata la scuola, lungo una strada di circa tre chilometri che per tutto l'inverno rimaneva ghiacciata. A quel tempo non pensava di poter diventare il miglior di sempre, si proponeva solo di "fare bene qualcosa che gli altri non avevano ancora fatto".

Dopo che la scelta di Torino 2006 era caduta sulla giovane Carolina Kostner, questa volta il CONI non ha avuto dubbi: sarà il quarantenne Armin Zoeggeler a portare il tricolore durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi al Fisht Olympic Stadium. Lui che ha vinto due titoli olimpici, uno nel 2002 e uno nel  2006, ha sei corone mondiali, tre europee e, soprattutto, dieci Coppe del Mondo, sei delle quali consecutive. Un riconoscimento per quanto fatto con i colori azzurri a questo a questo carabiniere che porta ancora alto il tricolore.

Zoeggeler sarà il terzo slittinista nella storia azzurra ad avere questo onore dopo Paul Hildgartner che ricoprì tale incarico addirittura in due occasioni: a Sarajevo 1984 ed a Calgary 1988 e Gerda Weissensteiner, a Nagano 1998.

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