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Medici dimenticano ago e filo nell’anca di un paziente. Indagati

I dottori hanno dimenticato alcuni “ferri del mestiere” nell’anca di un paziente durante un intervento chirurgico.
A cura di D. F.
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Il pubblico ministero della Procura di Brindisi Antonio Costantini ha disposto la citazione a giudizio di quattro medici dell'ospedale di Ostuni accusati di aver dimenticato ago e filo di sutura nell'anca di un paziente operato per una frattura al femore. Il paziente ora sta bene, e  i due corpi estranei gli procuravano dolori atroci alla gamba sono stati rimossi grazie a un secondo intervento eseguito in una struttura della provincia di Lecce. A seguito della citazione diretta a giudizio i quattro medici dovranno comparire di fronte al giudice monocratico.

La vicenda risale al 2013: nell'ottobre di quell'anno, a causa di una caduta dell'anziano, fu necessario impiantargli una protesi all'anca senza la quale il paziente sarebbe rimasto invalido. Nelle settimane e nei mesi successivi però il paziente lamentò un "perdurante dolore, direttamente connesso alla colposa dimenticanza di un ago con filo da sutura all'esito dell'intervento eseguito per la sostituzione dello stelo protesico ed osteosintesi, conseguente alla frattura del femore sinistro in un soggetto portatore di protesi d'anca", si legge nel capo di imputazione formulato dal pm.

A queste conclusioni il magistrato è arrivato in seguito a due perizie: solo il secondo consulente ingaggiato dalla Procura ha rilevato i corpi estranei nella gamba dell'uomo, mentre la prima indagine post operatoria non rilevò nessuna anomalia e il pubblico ministero  dispose l'archiviazione. Dopo l'opposizione presentata dall'avvocato Luigi Covella, difensore di parte offesa, è stato disposto un supplemento di indagine che ha fatto venire alla luce gli oggetti dimenticati nel corpo del paziente. E soprattutto gli hanno consentito di sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico per rimuovere ago e filo dall'anca.

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