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Elezioni politiche 2018

Alle prossime elezioni nessuna maggioranza: probabile ritorno al voto entro pochi mesi

Secondo una recente analisi condotta da Youtrend, difficilmente alle prossime elezioni uscirà dalle urne una maggioranza parlamentare, nemmeno in caso di successivo accordo di larghe intese, dunque è probabile che l’Italia torni al voto in brevissimo tempo.
A cura di Charlotte Matteini
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A poco meno di un mese dalle elezioni politiche del prossimo 4 marzo non si rileva ancora alcuna maggioranza parlamentare. A rilevare la situazione di stallo è una recente analisi condotta da Youtrend, nel quale si evidenzia l'assoluta mancanza di maggioranza parlamentare anche in caso di un accordo di larghe intese. "Alla Camera, secondo le nostre proiezioni, è la coalizione di centrodestra a essere in vantaggio: dovrebbe otterrebbe intorno ai 284 seggi, contro i 153 di PD e alleati, i 156 del Movimento 5 Stelle e i 25 della sinistra di Liberi e Uguali. Ancora lontana per tutti, dunque, quella quota 316 che consentirebbe di formare un governo senza cercare alleanze in Parlamento. Situazione simile al Senato, dove la quota per raggiungere la maggioranza è fissata a 158 seggi. Con PD e alleati fermi a quota 77, Movimento 5 Stelle a 80 e coalizione di centrodestra a 140, nessuno riuscirebbe ad avvicinarsi alla maggioranza", scrive Youtrend. Ma dunque, che cosa potrebbe succedere tra poco più di tre settimane?

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Stando ai dati diffusi, lo scenario più probabile è, come anticipato, la formazione di un governo di larghe intese, opzione che però al momento sembra non risolvere la situazione di stallo. "L’ipotesi più in voga, la grande coalizione tra Forza Italia e centristi da un lato e PD e alleati minori dall’altro, si fermerebbe a 293 seggi alla Camera e 152 al Senato, non garantendo così una maggioranza in grado di formare un governo. Le possibili alternative sembrano ancora più irrealizzabili: scartando un’ipotesi sovranista, vale a dire un’alleanza tra Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia, resta l’ipotesi di un governo del presidente, retto da PD, Forza Italia, centristi e Liberi e Uguali. Ma, sempre se tutti gli attori in campo accettassero quest’ultima ipotesi, trovando un difficile accordo sul premier (quasi certamente un tecnico, o l’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni), si tratterebbe di un governo in grado di far poco, e per poco tempo". 

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In sostanza, dati alla mano, lo scenario più probabile è che nel marzo prossimo l'Italia si troverà ad affrontare una situazione di stallo istituzionale che potrebbe portare a nuove elezioni molto presto.

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