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Allarme legionella all’aeroporto di Fiumicino: “Evitare di usare l’acqua”

Una nota interna semina il panico tra i dipendenti dell’area Cargo City dell’aeroporto romano, il direttore Enac: “Nessun rischio diretto”
A cura di Antonio Palma
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"Evitare l’uso dell’acqua per le abluzioni ed evitare gli asciugatori a getto d’aria. In caso di lavaggio, usare il sapone e asciugare subito con salviette di carta. E non bere l’acqua", sono queste alcune delle misure raccomandate in un documento ad uso interno distribuito ai dipendenti dell’area Cargo City dell’aeroporto romano di Fiumicino e che ha fatto scattare l'allarme legionella nello scalo aeroportuale. Come rivela il quotidiano Il Messaggero, la nota sarebbe stata diramata il 17 luglio dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e riguarda tutto il personale dello scalo. Nella stessa lettera oltre alle raccomandazioni per evitare il contagio, si sollecita al gestore dell'impianto industriale, la società "Aeroporti di Roma", immediati  provvedimenti in merito. Il pericolo micidiale per lo scalo dove ogni anno transitano 135mila tonnellate di merce l'anno e nel quale lavorano circa ottomila persone, sarebbe rappresentato dalla legionella pneumophila, un germe patogeno e resistente che si trasmette per contatto e più raramente per via aerea. Nella missiva dell'ufficio doganale si sottolinea che "non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale circa l’esito degli accertamenti ancora in corso da parte dei competenti organi di controllo", vale a dire Arpa Lazio e Asl, "tuttavia, a seguito di colloqui telefonici con tecnici dell’Arpa Lazio risulterebbe presente una contaminazione da legionella nell’impianto idrico presso l’edificio comune di Cargo City".

"Il direttore dell'aeroporto: "non ci sono rischi diretti"

Per questo motivo, dopo una consultazione con il medico della struttura dottor Franco Gioia, si sono fissate le regole precauzionali per tutto il personale operante all’interno degli uffici. In attesa di indicazioni specifiche e degli interventi di sanificazione, quindi, dall'agenzia preferiscono prendere precauzioni per i dipendenti. Getta acqua sul fuoco il direttore Enac dell'aeroporto, Vitaliano Turrà, secondo il quale non esisterebbero rischi diretti. "Sono state compiute dalle strutture aeroportuali le analisi di propria competenza in tutti i settori della Cargo, dagli impianti idrici a quelli di condizionamento, e non è risultata, al momento, alcuna anomalia e nell'area Cargo è stata portata inoltre a termine una bonifica e disinfestazione totale per due giorni" ha spiegato il responsabile confermando però che si attende comunque l'esito ufficiale delle verifiche condotte anche dall'Arpa Lazio e dall'Asl.

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