Alitalia: via al nuovo piano, tagli e contratti di solidarietà

Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato ieri a maggioranza ma con il no importante di Air France il nuovo piano di risanamento della compagnia aerea di bandiera italiana. Un piano molto duro soprattutto per i dipendenti anche se alla fine ammorbidito rispetto a quello iniziale dopo l'intervento deciso del Governo che ha trovato altri soci da imbarcare nelle vicende dell'azienda a cominciare da Poste Italiane. Dopo il Cda di mercoledì sera l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio non ha voluto spiegare nel dettaglio i punti del piano di rilancio di Alitalia anche se ormai sembra chiaro che il taglio dei dipendenti non potrà scendere sotto le 2mila unità, sempre meno dei 4mila preventivati all'inizio delle trattative, con sforbiciate sostanziali però anche ai modelli di contratto e soprattutto agli stipendi. Si prevede infatti un maggior ricorso ai contratti atipici come quelli a termine ma anche il ricorso ai contratti di solidarietà che comporteranno di fatto un taglio medio degli stipendi fino al 20%.
Il piano di rilancio di Alitalia per quanto riguarda i vettori invece prevede la riduzione del numero di aerei a medio raggio, con il mantenimento del numero di ore volate rispetto al 2013 grazie a un miglior utilizzo della flotta e all'aumento dei voli internazionali e intercontinentali, vale a dire quelli con maggiori introiti. Nelle due ore di riunione di ieri inoltre il cda della compagnia aerea ha deliberato di posticipare al 27 novembre prossimo il termine per completare l'aumento di capitale previsto dall'Assemblea del 15 ottobre scorso. "La proroga è stata proposta e approvata anche per consentire a quei soci non rappresentati in Consiglio di amministrazione di prendere conoscenza della revisione del piano" hanno spiegato dall'azienda dopo aver annunciato il piano.