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Alessio muore a 43 anni dopo una lunga malattia: “Cavaliere templare e papà esemplare”

Lutto a Fabriano per la morte di Alessio Spalletti, da tutti molto conosciuto per essere un cavaliere templare e un fotografo di passione, al termine di una lunga malattia. Lascia la moglie e due figli piccoli. “Buon viaggio Sballetz, non ti dimenticheremo mai”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha lottato a lungo contro una malattia che alla fine non gli ha lasciato scampo. È lutto a Fabriano, in provincia di Ancona, per la morte di Alessio Spalletti, avvenuta nella giornata di ieri, giovedì 7 febbraio, all'ospedale Engles Profili dove era stato ricoverato negli ultimi tempi e dove è stata allestita la camera ardente per chi volesse salutarlo per un'ultima volta. 43 anni, papà di due bimbi piccoli, era molto conosciuto in città per essere un cavaliere templare, un appassionato di fotografia, che per un periodo l'aveva anche portato a collaborare con il quotidiano Il Messaggero in qualità di fotoreporter, oltre che cuoco di professione per le mense scolastiche della zona.

"Un uomo mite, mai sopra le righe e dai modi davvero dolci", lo hanno definito alcuni amici, un esempio da seguire per altri, non avendo mai perso il sorriso nonostante il suo corpo fosse stato minato e indebolito dalla malattia. "Per chi volesse salutare Alessio il funerale sarà domani alle 15 alla cattedrale di Fabriano. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni ci sono vicini con il cuore o con la loro presenza. Buon viaggio Sballetz", ha scritto su Facebook la moglie, Leila Ben Salah, giornalista collaboratrice di Fanpage.it, a cui vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione.

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