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Abusi sessuali su studenti, scandalo travolge il college dei Kennedy e di Ivanka Trump

Il Choate Rosemary Hall del Connecticut finito al centro di uno scandalo che vede decine di casi di abusi sessuali su studenti fra il 1960 e il 2010.
A cura di Antonio Palma
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Per anni, anzi per decenni, diversi docenti avrebbero abusato sessualmente degli alunni approfittando del loro ruolo di potere all'intero della scuola. È lo scandalo shock che ha investito  uno dei college più prestigiosi degli Stati Uniti, il Choate Rosemary Hall del Connecticut che può vantare fra i suoi ex alunni anche l'ex Presidente John Fitzgerald Kennedy e il fratello Joseph Kennedy Jr e più recentemente la figlia del neo Presidente Ivanka Trump. A rivelarlo in un'inchiesta è stato il New York Times, sottolineando che per mezzo secolo, fra il 1960 e il 2010, ci sono stati almeno 12 casi di ex insegnanti che hanno abusato dei loro alunni, costringendoli anche a rapporti sessuali forzati.

Il giornale statunitense ha rivelato infatti un rapporto shock sulle molestie realizzato da un investigatore privato dello studio legale Covington & Burling per il consiglio di amministrazione della scuola che aveva ricevuto diverse segnalazioni al riguardo. Secondo la ricostruzione infatti, la dirigenza del college era conoscenza  degli abusi già da diversi ani ma avrebbe preferito tenere nascoste le accuse di molestie, gestendolo al suo interno lo scandalo e cercando di non farlo trapelare fuori. In particolare la scuola avrebbe licenziato gli insegnanti o avrebbe permesso loro di dimettersi sena rivolgersi alle autorità di polizia

La nuova dirigenza però ha chiesto di fare luce sui casi e dopo il rapporto, in una lettera invita alla comunità del collegio, si è scusata per quanto accaduto in passato. "A nome della Choate Rosemary Hall ci scusiamo profondamente. Rendiamo onore ai sopravvissuti degli abusi sessuali che si sono fatti avanti estendendo le nostre scuse a tutte le vittime degli abusi e ai loro cari", hanno scritto nella missiva il presidente del board, Michael Carr, e il preside, Alex Curtis.

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