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A 7 anni lotta contro la leucemia linfoblastica acuta, la forza di Giulia

Avviata una raccolta fondi per sostenere le spese della famiglia che deve spostarsi più volte a settimana per le cure della bambina.
A cura di A. P.
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Era appena tornata da una escursione con gli scout quando ha iniziato ad accusare i primi malesseri generali, tutti credevano a un malanno passeggero, una influenza,  ma col passare dei giorni  si è capito che la situazione era molto più grave, poi gli esami clinici e la terribile diagnosi: una leucemia linfoblastica acuta, conosciuta comunemente anche come tumore del sangue. È la storia della piccola Giulia, una bimba di 7 anni che abita ad Aosta con la famiglia di origine meridionale, il padre poliziotto e la madre casalinga, e che ora attende con speranza l'effetto delle cure a cui viene sottoposta all'ospedale Regina Margherita di Torino. Accanto a lei il padre e la madre che con lei devono fare avanti e indietro da Aosta al capoluogo piemontese.

Una situazione destinata a durare a lungo visto che Giulia sarà sottosta ad un ciclo di cure pesanti che dureranno due anni e che proseguiranno con controlli continui. Anche per questo sono partite diverse raccolte fondi con lo scopo di sostenere la famiglia nelle tante spese necessarie, alleggerendola almeno dal peso economico in modo che possa concentrarsi sulla dura battaglia da affrontare contro la malattia. Tra queste quella lanciata attraverso Facebook dalla zia della bambina che spiega: "I soldi non cambieranno le condizioni di salute della nostra piccola guerriera che non ha mai perso il sorriso in questo mese ma almeno doneranno un po' di serenità economica ai genitori".

Il problema infatti è che con un solo stipendio e gli spostamenti necessari per via delle cure che impongono molti viaggi durante la settimana si viene a creare una situazione critica per la famiglia che ha anche un altro bimbo di 5 ani e un fratellino in arrivo a maggio. “È stata una bella batosta, ma dopo due mesi esatti abbiamo somatizzato la notizia. È la forma di leucemia più comune tra i bambini e per fortuna anche quella più curabile. Tuttavia l’iter resta lungo, perché al termine dei due anni si dovrà sottoporre a controlli frequenti" ha raccontato il padre di Giulia a FoggiaToday, aggiungendo: "I primi tempi cercavo di fare turni supplementari per guadagnare qualcosa in più. Poi, per fortuna, i miei colleghi si sono attivati, organizzando una colletta. Lo stesso hanno fatto gli amichetti di Giulia” .

Tutto è iniziato a gennaio ma la piccola Giulia ha reagito sempre col sorriso e in questi giorni prosegue i cicli di polichemioterapia a cui viene sottoposta da quasi due mesi. "All'inizio c’è stato il problema dei capelli, lei li ha sempre portati lunghi. Un po’ alla volta glieli abbiamo tagliati, ma è bellissima anche con i capelli corti" hanno spiegato i familiari che sono fiduciosi per la guarigione di Gulia: "La piccola reagisce bene alle cure ed è forte". Chi vuole aiutare la famiglia può farlo anche versando un'offerta sul conto intestato a Gianmatteo Pacifico, Iban IT 13X0100501200000000004733, causale "Un aiuto per Giulia".

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