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A 20 anni salva un uomo mentre porta le pizze: Dmytro sarà cittadino italiano per meriti civili

Dmytro Nikolayev presto diventerà cittadino italiano per “meriti civili”. Il giovane, oggi ventiquattrenne, è arrivato a Mestre dall’Ucraina 9 anni fa. Qualche anno dopo, facendo il suo giro di consegna pizze a Mestre, ha praticato la rianimazione cardio-polmonare a un uomo mantenendolo in vita fino all’arrivo dei soccorritori.
A cura di Susanna Picone
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Ha salvato la vita a un uomo Dmytro Nikolayev e per questo presto diventerà cittadino italiano per “meriti civili”. Dmytro è un giovane di ventiquattro anni che è arrivato a Mestre, dall’Ucraina, nove anni fa per ricongiungersi con sua madre e in Italia ha studiato e lavorato. La prossima settimana completerà il suo percorso di studi in Scienze infermieristiche. Prima della laurea, Dmytro ha studiato all’istituto tecnico da cui è uscito con un bel 100 e ha scelto Scienze infermieristiche non avendo superato il test per Odontoiatria. Ma a ottobre, ammette, ci riproverà con questa facoltà. Ed entro un anno otterrà anche la cittadinanza italiana, come di recente accaduto a Ramy e Adam, i due ragazzini protagonisti nel salvataggio dei loro compagni di scuola dell'incendio appiccato dall'autista dello scuolabus a San Donato Milanese. A raccontare la storia del giovane ucraino è Il Corriere del Veneto, che ricorda quanto accaduto una manciata di anni fa a Mestre, quando quel ragazzo di appena venti anni è riuscito a salvare un uomo.

Durante il giro di consegna delle pizze si è fermato a rianimare un uomo – Dmytro, una sera del 2015, stava facendo il giro di consegne pizze quando ha notato della gente intorno a un'auto. In quell’auto c’era un mestrino di sessantotto anni in difficoltà. “Ricordo quella sera – racconta Dmytro – tante le coincidenze, non era il mio turno ma mi sono offerto di fare quella consegna, poi all’ultimo ho scelto una strada che non facevo mai e ho visto della gente intorno all’auto. Avevo preso il brevetto di salvataggio una settimana prima, dopo un corso della Fisa che ci hanno proposto a scuola col progetto Poseidone. Non ho pensato: l’ho tirato fuori dall’abitacolo e ho iniziato massaggio e respirazione. Mi hanno detto che gli ho salvato la vita ma i giorni successivi sono stati tremendi. Temevo di avergli incrinato una costola, che mi potesse far causa! Invece ci sentiamo e vediamo ogni Natale, con lui e la sua famiglia”.

"Tempi biblici per la cittadinanza, spero cambi qualcosa per chi nasce qui" – Quel gesto eroico compiuto ad appena venti anni da un ragazzo che stava lavorando non è passato inosservato. La Fisa veneta e l’ufficio scolastico regionale hanno proposto la cittadinanza per meriti civili e la settimana scorsa il giovane ha sostenuto il colloquio finale. Entro un anno (ben 5 dopo l’avvio delle pratiche) sarà cittadino italiano. “Ne sono ovviamente molto felice anche se i tempi sono biblici, persino per la cittadinanza al merito. Spero che cambi qualcosa per chi nasce qui. Ho un fratellino di due anni e mezzo, figlio di mia mamma e del suo compagno italiano ma per tutti gli altri…”, ha commentato il giovane, parlando di una “grande soddisfazione” e di una storia che racconterà ai nipotini ma al tempo stesso sottolineando come a suo avviso sia necessario ragionare bene sulla legge sullo ius soli perché “è un argomento delicato”.

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