Violenza sulle donne, Fiorella Mannoia: “Dobbiamo combattere gli stereotipi e insegnare che la donna non è oggetto”

"Siamo partite da un concerto, ci siamo prese l’impegno con la Fondazione che è diventata più grande di noi: non ci immaginavano che potessimo coinvolgere attori, cantanti, registi, produttori di concerti, donazioni. Donne e uomini che hanno aderito a questa causa e che vogliono percorrere insieme questa strada di liberazione dagli stereotipi" ha detto Fiorella Mannoia – cantante e Presidentessa onoraria di Una Nessuna Centomila – a Fanpage raccontando la nascita del video di "È come sembra" diretto da Anna Foglietta e voluto dalla Fondazione e da AssoConcerti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne. Un video che sarà proiettato sui maxischermi prima dell’inizio dei grandi eventi live per ricordare l'importanza di questa battaglia.
Sostenere i centri antiviolenza
A proposito di stereotipi la cantante – che ieri ha risposto all dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio sulle donne in difficoltà che possono riparare nelle Chiese e nelle Farmacie – ha anche sottolineato: "È difficile sradicarli perché sono millenari, ma dobbiamo cercare di cambiare la mentalità piano piano, tutti insieme, perché non possiamo abituarci all’orrore. Noi ci impegniamo a raccogliere fondi e sostenere centri perché l’unica certezza che abbiamo sono gli sportelli di ascolti e i centri antiviolenza. Infatti, anche se l’Italia ha il numero di volontari più in alto in Europa, ma non possiamo contare sempre e solo su questi, queste persone che lavorano nei centri antiviolenza sono professioniste ma sono precarie, e devono attendere che ogni anno venga rinnovato il bando del progetto dalle regioni, e questa è una cosa vergognosa".
La violenza di genere si combatte con l'educazione
E ovviamente il discorso sulla violenza di genere si allarga alla questione educativa: "Oltre a questo, come dico sempre ai concerti, partendo dalle scuole dobbiamo insegnare ai nostri bambini, non ai ragazzi, che la donna non è oggetto, non è proprietà, che il rifiuto non è un insulto alla virilità e se lo ricorderanno in futuro ancor di più se detto dai papà. Con la musica non abbiamo mai preteso di cambiare il mondo, ma noi artisti, con i nostri mezzi, cerchiamo di lanciare dei messaggi, un pensiero, e arrivare a quante più persone possibili, per far sì che qualcosa possa iniziare a muoversi, e cercare di cambiare un po’ la mentalità che ci attanaglia".

Le dichiarazioni del Presidente di AssoConcerti
A Fanpage è intervenuto anche il Presidente di Assoconcerti Bruno Sconocchia che ha spiegato come la musica sia "sempre stata uno strumento molto potente per condividere emozioni e comunicare messaggi. Noi come associazione abbiamo messo a disposizione i nostri palcoscenici e i maxischermi dei nostri concerti per questa incredibile iniziativa: nel 2023 oltre la metà dei 36 mila spettacoli erano organizzati dai nostri associati e sono stati 24 milioni le persone partecipanti. Abbiamo suggerito al laboratorio di Una Nessuna Centomila di creare un video per sensibilizzare le persone a questo tema che purtroppo permea nella nostra quotidianità per cercare di arrivare alle persone che partecipano ai nostri spettacoli, e hanno realizzato un prodotto straordinario che lascia con il fiato sospeso. Non pretendiamo di cambiare il mondo ma vogliamo dare il nostro contributo, seppur minimo perché come dice De Andrè: ‘Nessuno si senta assolto'".
Lo scontro tra Mannoia e Nordio
A margine della conferenza stampa, Fiorella Mannoia aveva risposto a chi le chiedeva un commento su come Nordio aveva affrontato la questione della violenza di una donna, consigliando a chi sentisse in pericolo di trovare rifugio "magari in una chiesa, in una farmacia, insomma in un luogo più o meno protetto perché molto spesso l’intervento delle forze dell’ordine non è in grado di arrivare". "La sicurezza alle donne gliela dobbiamo dare con gli esempi, con l'educazione, con i braccialetti che funzionano, con i finanziamenti dei centri antiviolenza – ha detto la cantante -. Ci sono tanti modi per far sentire sicure le donne, non dobbiamo entrare in chiesa per sentirci sicure o dentro le farmacie. Dai, per favore, ormai siamo abituati che tutti aprono la bocca e dicono quello che vogliono".