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Perché l’elicottero del presidente Raisi è precipitato: tra le ipotesi un possibile guasto tecnico

Nonostante i media statali parlino di guasto tecnico, restano i dubbi sulle cause dell’incidente in elicottero in cui il 19 maggio sono morti il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian: ecco tutto quello che sappiamo.
A cura di Ida Artiaco
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Ci sarebbe un guasto tecnico dietro all'incidente in elicottero in cui domenica scorsa, 19 maggio, sono morti il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Almeno, è quanto sostengono i media statali che citano funzionari. Tuttavia, le informazioni che arrivano da Teheran sono ancora poche e frammentarie e restano i dubbi. Altri parlano di problemi meteorologici e di velivolo datato.

L'elicottero a bordo del quale viaggiava Raisi insieme al suo entourage è stato trovato nella foresta Dizmar, a circa 20 chilometri dal confine tra Azerbaigian ed Iran, oltre 12 ore dopo l'incidente. Faceva parte di una cordata di tre velivoli diretti a Tabriz, nel nordovest del Paese, ma soltanto uno non è mai atterrato.

Inizialmente era circolata l'ipotesi che l'elicottero potesse essersi schiantato contro una montagna a causa delle pessime condizioni meteo. Poi, l’agenzia Irna ha parlato di un "guasto tecnico" e il ministro dei Trasporti turco Abdulkadir Uraloglu ha detto che il velivolo "non aveva il sistema di segnalazione attivo o non possedeva un sistema di questo genere".

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Tuttavia, molti si chiedono perché Raisi stesse volando su un Bell 212, ovvero un "elicottero medievale" secondo la definizione del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ed anche perché nonostante l'equipaggio fosse a conoscenza delle pessime condizioni meteo il presidente sia stato fatto partire lo stesso. Non mancano neanche le teorie complottiste secondo le quali potrebbe essere stato la Guida Suprema dell’Iran, Khamenei, ad ordire tutto ordito tutto per favorire il secondogenito Mojtaba, ovvero Khamenei Junior. Ma al momento sono solo ipotesi. E mentre continuano le indagini sull'incidente, sono cominciati i giorni di lutto nel Paese per la morte del presidente.

Da oggi a giovedì una lunga serie di riti funebri accompagnerà Raisi fino alla sepoltura nella sua città natale a Mashad, nel nord-est della Repubblica islamica. Secondo quanto riferito dall'agenzia Tasnim, citando il vice presidente e responsabile del ‘comitato per i funerali dei martiri', Mohsen Mansouri, cerimonie funebri in onore di Raisi si terranno oltre che a Tabriz, anche a Qom nel pomeriggio e in serata a Teheran. Mercoledì sono previsti i funerali nella Capitale alla presenza di Ali Khamenei, mentre giovedì mattina si terrà un'altra cerimonia a Birjand, nel Khorasan meridionale. Successivamente si svolgerà il rito della sepoltura del presidente nel santuario dell'Imam Reza a Mashad.

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