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“Per introdurre il docente tutor a scuola stanziati 150 milioni”: annuncio di Valditara alla Camera

“Abbiamo ottenuto lo stanziamento di ulteriori 150 milioni di euro e saranno utilizzati per valorizzare il personale della scuola e introdurre il tutor e l’orientatore, per dare ai nostri ragazzi prospettive di un percorso formativo e professionale che sia realizzato”: l’annuncio del ministro Valditara al Question Time alla Camera.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il deputato Rossano Sasso (Lega), capogruppo in commissione Cultura e Istruzione, durante il Question time di oggi alla Camera ha chiesto al ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara quali iniziative intenda prendere il governo per valorizzare la figura dell'insegnante, per alzare le retribuzioni e "accrescere il valore di un ruolo che deve tornare a essere prestigioso", "non una professione precaria e mal retribuita".

"Grazie per il quesito che mi è stato posto. La valorizzazione del personale della scuola è una delle missioni strategiche di questo governo – ha detto il ministro Valdirara – Fin dal mio insediamento ho sottolineato come nell'idea del merito e nel ripristino dell'autorevolezza dei docenti dovesse essere incluso il rafforzamento della dignità professionale di tutto il personale della scuola, che va realizzato con un miglioramento delle retribuzioni. Per questo in poche settimane abbiamo sbloccato un contratto che era fermo da tanto tempo, abbiamo stanziato 100 milioni aggiuntivi, e soprattutto abbiamo deciso di cambiare finalità a 300 milioni che erano già previsti a bilancio, destinandoli all'aumento del contratto di un milione e duecentomila lavoratori della scuola, così da realizzare il più importante aumento retributivo fin qui conseguito. Abbiamo anche deciso di stralciare la parte economica, in modo da garantire il pagamento degli arretrati per Natale. È stato un primo passo, in legge di bilancio abbiamo ottenuto lo stanziamento di ulteriori 150milioni di euro, che saranno utilizzati per favorire una grande riforma, quella della personalizzazione dell'insegnamento, con l'introduzione del tutor nelle scuole e del docente orientatore, per dare ai nostri ragazzi prospettive di un percorso formativo che sia realizzante. Non ci accontenteremo dei risultati fin qui raggiunti, che hanno segnato un punto di rottura rispetto all'immobilismo dei governi precedenti".

La riforma della scuola: arriva il docente tutor

"Con l'istituzione del tutor e del docente orientatore comincia la grande rivoluzione del merito", ha detto Valditara dopo l'incontro di ieri sera fra il ministero dell'Istruzione e del Merito e i sindacati di categoria, in cui è stato presentato lo schema di decreto che prevede, con uno stanziamento di 150 milioni di euro nel 2023, l'istituzione di due figure professionali dedicate una a sviluppare la personalizzazione dell'istruzione nelle Scuole secondarie di II grado e l'altra a concretizzare l'attività di orientamento: il docente tutor e il docente orientatore. Il provvedimento, dopo il confronto di ieri sarà sottoposto al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

"Il decreto – si legge in una nota – va nella direzione di una scuola che faccia emergere i talenti di ogni studente innescando un percorso virtuoso, volto anche al superamento delle difficoltà frutto di diseguaglianze di natura sociale e territoriale e favorendo le scelte consapevoli per il percorso di studi e di lavoro".

"Nello specifico, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, il docente tutor – si legge ancora – avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli. Il docente orientatore dovrà invece favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario. Un approccio, questo, che deve avvenire nel rispetto dell'autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie".

"Un modello di scuola virtuoso – ha detto Valditara – deve mettere in luce i talenti di ogni singolo studente. Per questo con un significativo stanziamento di risorse, come ministero abbiamo deciso di puntare su figure professionali specializzate che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate. Il tutto in un confronto costante con le parti sindacali".

"I 150 milioni di euro previsti come dotazione iniziale per l'anno 2023 – fa sapere una nota del ministero dell'Istruzione e del merito – sono destinati a remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, una per ogni istituto scolastico; saranno distribuiti nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado (anno scolastico 2023/2024). Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.Le istituzioni scolastiche inoltre potranno accedere ai finanziamenti derivanti dal Pnrr e dal Pon per remunerare attività didattiche di potenziamento sulle discipline e attività innovative per l'orientamento".

"Le azioni già previste nel Pnrr, che saranno oggetto nei prossimi giorni di riparto tra tutte le istituzioni scolastiche, ammontano a circa 600 milioni, con particolare riferimento all'orientamento verso le discipline Stem e con metodologie innovative, alle quali si aggiungono le attività che riguardano l'orientamento come misura di contrasto alla dispersione scolastica, per un importo di ulteriori 1,5 miliardi di euro. Le scuole potranno utilizzare anche le risorse del Pon della nuova programmazione 2021-2027 per remunerare attività extracurricolari sull’orientamento didattico per circa 300 milioni.Per quanto riguarda i requisiti per la formazione, il ministero comunicherà a ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare attraverso un percorso definito sull'apposita piattaforma in collaborazione con Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che avrà la durata di 20 ore e che si concluderà con un esame".

"A proposito della contrattazione d'istituto – fa sapere ancora il ministero dell'Istruzione e del merito – ciascuna scuola, nell’ambito della sua autonomia, individuerà i docenti che parteciperanno alle 20 ore di formazione, preferibilmente nell'ambito di coloro che sono in possesso di alcuni requisiti indicati dal decreto ministeriale, e definisce mediante contrattazione integrativa d'istituto i relativi compensi".

"In coerenza con le linee guida sull'orientamento varate prima di Natale 2022, questo – si trova ancora scritto – è il primo passo di un percorso di sempre maggiore personalizzazione della didattica che coinvolgerà nei prossimi anni tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado. Come detto, la proposta è stata presentata ieri alle organizzazioni sindacali, con le quali perseguirà nei prossimi giorni un approfondimento, e trasmessa per parere al Consiglio nazionale della pubblica istruzione, nell'ottica della grande alleanza per la scuola e del necessario confronto istituzionale".

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