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Francia, nuovi disordini per la riforma delle pensioni: 4mila persone in piazza, oltre 60 fermi

Ancora proteste a Parigi e in altre città della Francia contro la decisione del governo di ricorrere all’articolo 49 comma 3 della Costituzione per approvare la controversa riforma delle pensioni senza approvazione parlamentare.
A cura di Biagio Chiariello
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Un'altra giornata di scontri, ieri 17 marzo, fra manifestanti e polizia a Parigi. Al centro delle proteste c'è sempre la riforma delle pensioni che mira ad alzare l’età pensionistica da 62 a 64 anni.

Nella serata di venerdì, a partire dalle 18, circa 4mila persone si sono radunate in place de la Concorde, diventato il luogo simbolo delle proteste, dando vita a scontri con le forze dell’ordine.

Gruppi di giovani con il volto mascherato hanno incendiato una gran quantità di transenne e materiale edile. La polizia in tenuta antisommossa ha effettuato diverse cariche, mentre i manifestanti lanciavano pietre e bottiglie.

Uno degli slogan che sono stati urlati è "Paris en feu et Macron au milieu", ovvero "Parigi in fiamme e Macron al centro". E sulla piazza è stata anche bruciata dai manifestanti una effige del presidente. Le forze dell'ordine hanno sparato gas lacrimogeni e sgomberato la piazza. Sessantuno i fermi effettuati.

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Incidenti sono stati segnalati anche a Lione dove gruppi di dimostranti hanno compiuto un blitz negli uffici del Comune, appiccando un principio di incendio domato in breve tempo. Scontri sono avvenuti anche in una manifestazione a Bordeaux.

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Due giorni fa nello stesso luogo migliaia di persone avevano protestato contro il ricorso del governo di Elisabeth Borne all'articolo 49 comma 3 della Costituzione per approvare la riforma delle pensioni senza approvazione parlamentare. Ieri sera la stessa Borne ha commentato gli scontri di piazza sul canale tv TF1. "Sono rimasto molto scioccata. Il Parlamento, l’Assemblea nazionale, è il luogo del dibattito. Se non vogliamo ascoltarci a vicenda, ciò riflette il fatto che un certo numero di gruppi non rispetta le nostre istituzioni", ha detto la premier.

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