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Verona: pugno duro contro l’elemosina, multe fino a 500 euro a chi fa la carità

L’ordinanza del sindaco Tosi che spiega: “Le multe agli accattoni non sono quasi mai pagate, lotta contro gli sfruttatori”
A cura di Antonio Palma
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Basta elargire somme in denaro a chi chiede l’elemosina in strada nel centro storico di Verona. Con una ordinanza ad hoc il sindaco della città veneta, FlavioTosi, infatti ha deciso di imporre il pugno duro contro il fenomeno punendo con multe salate chi fa la carità. Secondo il primo cittadino, chi fa elemosina incoraggia il "racket degli accattoni" e quindi va punito. La decisione infatti è arrivata a seguito di recenti indagini delle forze di polizia locali che hanno accertato un racket organizzato per lo sfruttamento di minorenni, disabili e anziani, soprattutto in occasioni di eventi e fiere. L'ordinanza infatti è temporanea e sarà in vigore in tutte le aree pubbliche della città antica fino al 14 aprile, cioè in occasione del Vinitaly.

Spetterà alla Polizia municipale vigilare sul rispetto dell’ordinanza. Per chi sarà trovato a fare elemosina sono previste multe pesanti, fino a 500 euro. Le somme riscosse saranno versate sul bilancio dei Servizi sociali del comune e contribuiranno a finanziare i progetti di contrasto alla povertà. "La carità è un atto di grande valore sociale ma i cittadini veronesi devono sapere che neppure un euro delle elemosine accumulate durante la giornata resta nelle mani di questi poveretti, ma i proventi dell’intera giornata vengono tutti sequestrati dagli organizzatori del racket. Pertanto invito i cittadini a non agevolare l’accattonaggio su strada, e a contribuire al sostegno delle persone bisognose attraverso modalità alternative" ha spiegato il sindaco.

La scelta ovviamente ha acceso molte polemiche e critiche come quella del sindaco di Treviso che ritiene "assurdo multare i cittadini" che fanno elemosina. Tosi però ha replicato spiegando che "su 4929 multe comminate a Verona agli accattoni dal 5 maggio 2012 (data di entrata in vigore del regolamento di polizia urbana che vieta l’accattonaggio) ne sono state pagate solo 33, cioè lo 0,66%". "In mancanza di una normativa statale in materia, gli strumenti normativi comunali rischiano di essere inefficaci come le gride di manzoniana memoria e vanifica il grande sforzo della Polizia Municipale" ha concluso il sindaco di Verona.

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