Venduta per 3000 euro a 13 anni, la sua nuova famiglia la violenta e tortura

Un destino terribile quello di una ragazzina macedone residente a Marghera, Venezia. Solo tredici anni, dei genitori che la vendono per tremila euro a un marito, anch’egli macedone, che certo non è pronto ad amarla quanto a violentarla, seviziarla e torturarla insieme a sua madre. Una storia che è stata scoperta grazie all’intervento di alcuni cittadini, che già il 2 agosto avevano segnalato la presenza di una ragazzina che invocava sempre aiuto e che mostrava sul volto i segni delle violenze: hanno chiamato la polizia che ha arrestato il futuro sposo, soli 17 anni, e sua madre. La tredicenne, portata in ospedale, è stata ricoverata con una prognosi di un mese: i medici hanno trovato sul suo corpo traumi e bruciature, le violenze avvenivano anche utilizzando un filo elettrico.

La madre costringeva il figlio ad avere rapporti sessuali con la 13enne – Ora la ragazzina è stata messa sotto protezione, il racconto di quanto ha vissuto è drammatico: prima il suo arrivo a Venezia dalla Macedonia, dove la sua famiglia l’aveva venduta a quella del futuro marito, poi il suo tentativo (fallito) di ribellarsi e l’inizio delle sevizie in Italia. La madre del suo promesso sposo costringeva i ragazzi ad avere rapporti sessuali, lei stessa teneva immobilizzata la ragazzina. Il ragazzo, per sua madre, doveva infatti compiere il proprio “dovere”. I due, rintracciati a Napoli dove avevano tentato la fuga, sono ora accusati di violenza sessuale aggravata ai danni di minore, maltrattamenti aggravati e lesioni aggravate.