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Vatileaks2, Chaouqui al processo: “Non ho mai fatto sesso con monsignor Vallejo”

La pr ha negato il rapporto con il prelato, spiegando: “Ho solo raccolto le confessioni personali di mons. Vallejo Balda sulla sua sfera sessuale, non la mia”
A cura di Antonio Palma
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"Non ho mai fatto sesso con monsignor Vallejo Balda. Non mi sono mai accostata carnalmente al monsignore", ci tiene a ribadirlo più volte Francesca Immacolata Chaouqui, la ex pr imputata con il prelato spagnolo nel processo Vatileaks 2 con l'accusa di aver passato i documenti riservati del Papa ai giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, anche loro alla sbarra nello stesso procedimento giudiziario in vaticano. Durante l'udienza la donna, incinta di otto mesi, ha contestato duramente quanto affermato dal prelato spagnolo nel suo memoriale  tenendo a sottolineare che le voci di stampa circolate sul suo conto sono false. "Sono stata descritta come una prostituta a caccia di preti, ma quella notte a Firenze, del dicembre 2014, ho raccolto le confessioni personali di mons. Vallejo sulla sua sfera sessuale, non la mia. E questo avvenne nella stessa camera d'albergo dove la madre di Vallejo stava dormendo” ha ricordato Chaouqui.

"Tutta la conversazione non ebbe nulla a che vedere con un presunto rapporto tra me e mons. Vallejo. Tra l'altro il racconto che mi fece era dovuto al fatto di aver lasciato la sua diocesi di Astorga", ha riferito ancora la pr, sottolineando: "Con tutto quello che è stato detto di me, con quello che ho subito, dovrei raccontare tutto quello che Vallejo mi ha raccontato quella sera. Non lo faccio per rispetto della sua condizione di sacerdote: per me l'abito sacerdotale ha ancora un valore".

Per quanto riguarda le contestazioni dei magistrati vaticani, Chaouqui ha ribadito di non aver passato documenti ai giornalisti né di aver minacciato Balda, anzi scaricando la responsabilità tutta sul prelato. "Lui aveva bisogno di dimostrare il gran lavoro fatto per il Vaticano, aspirava a diventare prima segretario della Segreteria per l'Economia poi revisore generale", ha raccontato la donna rivelando che Balda avrebbe a dato una password a Nuzzi  attraverso la quale si poteva accedere alle informazioni della Cosea, la commissione vaticana istituita da Bergoglio per riformare le finanze della Santa Sede.

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