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Vasto: perché i disabili possano lavorare al comune devono possedere la patente B

Tra i requisiti di un bando per l’assunzione di un disabile c’è anche il possesso della patente: peccato che la mansione sia assolutamente sedentaria. L’opposizione: “Potrebbe trattarsi di un bando pilotato”.
A cura di Davide Falcioni
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Polemiche a Vasto, in provincia di Chieti, dove il Comune ha emesso un bando per la selezione di un disabile da assumere come "addetto alla registrazione dati”. Peccato – come riporta Repubblica – che tra i requisiti richiesti ce ne sia uno piuttosto bizzarro: i candidati, infatti, devono essere in possesso di "patente B in corso di validità", requisito che tuttavia non viene richiesto neanche ai normodotati per un posto analogo con medesima “categoria e posizione economica B3”.

Secondo Valentina Pirrello, dell’Associazione Nova, quello di Vasto è un bando "stravagante" e per questo andrebbe cancellato e riscritto, anche perché ha mandato su tutte le furie i disabili di tutta la provincia, ovvero tutti coloro che, pur non essendo dotati di patente B, sono sicuri che potrebbero svolgere egregiamente le mansioni richieste seduti davanti a una scrivania del Comune a inserire date in un pc. Invece per quel lavoro assolutamente sedentario non è sufficiente neanche la Patente speciale, quella che la legge prescrive appunto ai disabili.

Naturalmente la polemica è diventata ben presto anche politica con il consigliere d'opposizione Alessandro D’Elisa che ha minacciato: "Ritirate questo bando o porto le carte in procura”. Secondo il consigliere il bando è “assurdo e discriminatorio" e"non trova alcuna spiegazione se non quella di aver voluto pilotare l’assunzione verso qualcuno che evidentemente quella patente ce l’ha. Quel requisito è palesemente irrilevante per quella mansione” di ‘addetto alla registrazione dati, collaboratore amministrativo/contabile’.

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