USA, quarant’anni in carcere da innocente: “Voglio fare un bagno in piscina”

Riconosciuto innocente dopo quasi quarant'anni trascorsi in carcere. E’ uscito ieri di prigione Joseph Sledge, uomo di 70 anni della Carolina del Nord, "Tra le prime cose che voglio fare ci sono una bella dormita in un letto vero letto e anche un bagno in piscina", ha detto. Sledge, fu ingiustamente condannato all’ergastolo nel 1976 per l'assassinio di una donna e di sua figlia, trovate morte nella loro abitazione. Solo, dopo che l’uomo ha trascorso metà della sua vita dietro le sbarre, si è però arrivati a stabilire che con quel duplice omicidio, Joseph, che all’epoca dei fatti era un ragazzo di 31 anni, non c’entra nulla. Uno dei testimoni chiave ha infatti ritrattato e un esperto di Dna ha stabilito che i capelli trovati sulla scena del delitto non sono i suoi.

 In carcere ingiustamente, gli altri casi in USA

Ma quello di Joseph Sledge non è certo il primo caso di persone costrette ingiustamente a trascorrere la propria vita in carcere per crimini che non hanno commesso. Recentemente abbiamo scritto di Mary Virginia Jones condannata nel 1981 per omicidio, sequestro di persona e furto. Il suo fascicolo è stato riaperto grazie ad alcuni studenti di diritto della University of Southern California che caparbiamente hanno dimostrato l'innocenza della donna che ora ha 74 anni. Ancora prima avevamo parlato di Ricky Jackson. La sua vicenda, se possibile, è ancora più clamoroso. L’afroamericano dell’Ohio, era in carcere dal 1975. Trentanove anni passati dietro le sbarre ingiustamente. Si tratta del detenuto innocente rimasto in carcere più a lungo nella storia degli USA. A Jackson fu addirittura inflitta la pena di morte, sentenza trasformata poi in ergastolo, per omicidio.