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USA, a 18 anni entra in carcere da omicida: ne esce a 57 da innocente

L’incredibile vicenda che in Ohio vede come protagonista l’afroamericano Ricky Jackson. Gli fu inflitta la pena di morte, sentenza trasformata poi in ergastolo. E’ il detenuto innocente rimasto in carcere più a lungo nella storia degli USA.
A cura di B. C.
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Ricky Jackson, afroamericano dell’Ohio, era in carcere dal 1975. Trentanove anni passati dietro le sbarre. Ma da innocente. Il 57enne era finito in prigione insieme ad altri due uomini con l’accusa di aver ucciso un uomo di Cleveland chiamato Harold Franks.  Ora, dopo quasi quattro decenni, è stato assolto da tutte le accuse: Eddie Vernon, il testimone che lo aveva incastrato, ha confessato di aver mentito, spiegando alle autorità che in realtà non aveva assistito realmente all'omicidio. L’uomo –all’epoca in realtà era poco più di un bambino, aveva infatti 12 anni – non si trovava neanche nelle vicende del luogo del delitto, ma a bordo di uno scuolabus, come confermato successivamente da altre persone. Ricky, insomma, con quell’assassinio non c’entrava nulla. Era innocente, come non si era mai stancato di ribadire. Venerdì Jackson uscirà dal carcere, quando tutto il fascicolo in merito al suo caso sarà pronta. Il suo rappresenta un primato di cui nessun essere vivente al mondo vorrebbe fregiarsi: ad oggi, è l’innocente trattenuto per più tempo dal sistema giudiziario americano. C’è peraltro da dire che inizialmente Ricky era stato condannato a morte, ma poi la sentenza venne trasformata in ergastolo, perché il suo Stato, l'Ohio, sospese le esecuzioni. Oggi la pena capitale è stata nuovamente inserito nell’ordinamento penale dello Stato USA. Ma Jackson tra poco uscirà finalmente dal carcere per vivere quella vita che in 39 anni non ha potuto vivere.

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