3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

USA 2016, sfida in tv tra i democratici: la spunta Clinton contro Sanders

E’ andato in scena a Las Vegas, il primo tra i candidati democratici alla Casa Bianca. Chi ne è uscito meglio, a giudicare dalle opinioni della di giornalisti è analisti di politica statunitense, è stata Hillary Clinton, candidata favorita. ampiamente in testa nei sondaggi.
A cura di Biagio Chiariello
3 CONDIVISIONI
Immagine

Primo dibattito tv (per la CNN) tra i cinque candidati democratici per le Presidenziali USA 2016. Naturalmente occhi puntati soprattutto sull’incontro-scontro tra Hillary Clinton, la favorita, e Bernie Sanders, il suo principale sfidante. I temi dove sono emerse le differenze maggiori sono stati la politica estera, sulla guerra in Iraq e in Siria, e quella interna, sul controllo delle armi e sulla riforma della finanza. LA ex first lady americana ha voluto mostrare il proprio impegno per la giustizia sociale. "I ricchi devono pagare la loro giusta parte e le società devono condividere i loro profitti con i lavoratori", ha detto Clinton tra gli applausi. E non sono mancate le accuse: “Il senatore Sanders – ha detto l’ex segretario di Stato – non ha votato la legge che avrebbe reso responsabili e perseguibili per le stragi i fabbricanti di armi”. Nel duello tra i due è riuscito a emergere con qualche visibilità solo Martin O’Malley, ex governatore del Maryland. Gli altri due candidati – l'ex senatore della Virginia Jim Webb e l'ex governatore del Rhode Island Lincoln Chafee – ridotti quasi a comparse.

Sono mancate le liti e gli attacchi diretti tra i candidati, tanto cari agli americani. Che la serata non sarebbe degenerata in polemica lo si è capito quando Anderson Cooper, anchorman della CNN, ha fatto una domanda alla Clinton sullo scandalo delle email: “Gli americani sono stufi di sentir parlare delle tue dannate email”, ha detto Sanders tra gli applausi anche della Clinton, che l’ha ringraziato e gli ha anche stretto la mano. “Bisogna parlare dei problemi reali”, ha tuonato Sanders. Poco prima la Clinton aveva detto: "Mi sono assunta le mie responsabilità, ma stasera non voglio parlare delle mie email, ma dei problemi degli americani e di ciò che interessa gli americani".

"E' il momento per l'intero Paese di reagire alla National Rifle Association", ha poi sottolineato Hillary Clinton ribadendo la sua ferma posizione per regole più severe sulla diffusione delle armi. E l’ex segretario non ha mancato di attaccare l’avversario: “Il senatore Sanders – ha detto – non ha votato la legge che avrebbe reso responsabili e perseguibili per le stragi i fabbricanti di armi”. Sulla lotta all’Isis in Siria, Hillary manda un messaggio chiaro a Mosca: “Non accetteremo mai che Putin crei il caos”.  Critiche anche ad Obama per l’inazione in Siria: “Occorre stabilire delle no-fly zone e dei corridoi di protezione umanitaria per i profughi, anche perché così avremmo più potere contrattuale nei confronti di Vladimir Putin”. Invece Sanders ha difeso la cautela dell’attuale amministrazione in Siria: “Sarebbe pericoloso stabilire una no-fly zone mentre su quei cieli l’aviazione russa sta bombardando. Il presidente ha ragione a non farci coinvolgere. L’intervento militare in Siria sarà un guaio per Putin e lui se ne accorgerà presto”.

“Non voglio essere votata perché mi chiamo Clinton – insiste la candidata – ma per quello che ho fatto in passato”. Ma in ogni caso, è necessario “evitare un repubblicano che ci riporti indietro” rispetto all’era Obama. In tal senso la Clinton si pone in continuità con l’attuale presidente: “Bisogna andare oltre Obama”, ma fa capire che l’eredità di Barack sarà il suo punto di partenza su molte cose. “Quali le differenze con Obama? Avere una donna presidente è già una differenza”.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views