Turchia al buio per un mega blackout: si teme azione di sabotaggio

Dopo quello di Amsterdam della settimana scorsa un nuovo mega blackout ha coinvolto diverse città, stavolta in Turchia, provocando disagi importanti ad Ankara, Istanbul e altre località del paese. Le interruzioni sono iniziate alle 9 e 30, ora italiana, ed hanno coinvolto servizi ferroviari, tram e imposto la cancellazioni di alcuni voli. Anche le linee la metropolitana di Istanbul è stata chiusa, con i pendolari che si sono riversati su autobus, taxi e auto private provocando ingorghi ovunque.

Secondo i funzionari del governo il blackout è stato causato da un importante guasto tecnico alla rete di trasmissione dell'energia elettrica. La società responsabile ha tuttavia assicurato che sono in corso le riparazioni e che la situazione dovrebbe tornare alla normalità nelle prossime ore. Ahmet Davutoglu, primo ministro turco, ha precisato che sulle cause dell'interruzione è stata aperta un'inchiesta perché, malgrado molto probabilmente si tratti solo di un guasto tecnico, non si può ancora escludere l'ipotesi del sabotaggio. Rispondendo alle domande dei giornalisti il ministro dell'Energia Taner Yildiz ha precisato: "Non sono in grado di dire se si tratti di un cyber attacco terroristico".

Il consumo di energia elettrica è aumentato a dismisura negli ultimi anni a causa del boom economico che ha coinvolto il paese e dell'importante incremento demografico. Gli investimenti energetici sono aumentati e la rete è stata adeguata alle esigenze. Il blackout di oggi è stato il più importante degli ultimi 15 anni ed ha colpito soprattutto il sistema dei trasporti. La metropolitana di Istanbul e il tunnel ferroviario che collega la parte europea a quella asiatica della più grande città del Paese sono state sgomberati. Le città più colpite sono state, oltre a Istanbul e Ankara, Trebisonda, Aydin, Edirne, Erzurum, Antalya, Smirne e Bursa.