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Torino, un No Tav sarà alla guida del Consiglio Comunale

Si tratta di Fabio Versaci, 30 anni e disoccupato, che guiderà la Sala Rossa per i prossimi 5 anni. E’ famoso per il suo impegno in Piemonte contro l’Alta Velocità. Delineato anche il quadro dei presidenti di Commissione.
A cura di Ida Artiaco
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 Chiara Appendino
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino.

Sarà un No Tav il presidente del Consiglio Comunale di Torino. Si tratta di Fabio Versaci, 30 anni, disoccupato e da anni impegnato nella protesta contro l'alta velocità in Piemonte. Il neo-sindaco grillino della città della Mole, Chiara Appendino, ne darà l'annuncio ufficiale all'inizio della prossima settimana in occasione del primo incontro del Consiglio della legislatura, ma pare restino pochissimi dubbi su chi guiderà la Sala Rossa. La notizia non lascia indifferenti: in questo modo il Movimento 5 Stelle lancia un segnale chiaro sulla questione. Ad affiancare Versaci nel ruolo di vice-presidente vicario sarà l’ex assessore e attuale consigliere comunale del Pd, Enzo Lavolta, mentre l'altro vice sarà con ogni probabilità una donna.

D'altronde, Chiara Appendino, che in questi giorni è in ritiro con i suoi compagni grillini per prepararsi all'insediamento del nuovo Consiglio Comunale, era stata molto chiara sul futuro dei No Tav. "Il sindaco non può bloccare l'opera, ma io porterò le ragioni del no al tavolo dell’Osservatorio e se non ci sarà dialogo ce ne andremo", aveva dichiarato poco dopo la vittoria al ballottaggio dello scorso 19 giugno. Intanto, si delinea anche il quadro dei presidenti delle varie commissioni. Mentre Alberto Unia, l’uomo a cui in campagna elettorale Chiara Appendino ha affidato il compito di fare da raccordo tra lei e i candidati, guiderà il gruppo dei grillini, Antonino Iaria sarà molto probabilmente a capo della commissione Smart City e avrà come vice Chiara Giacosa. Ancora, ad Antonio Pomari sarà affidato il bilancio, a Damiano Carretto l'urbanistica, ad Andrea Russi il commercio, a Deborah Montalbano i Servizi sociali, a Daniela Albano la cultura e a Federico Mensio l'ambiente.

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