Torino, truccati appalti per le fortinure alla Asl. Cinque arresti
Stamattina la Guardia di Finanza di Torino ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Torino nei confronti di altrettanti dirigenti e funzionari dell'Asl1 del capoluogo piemontese e dei proprietari di ditte favorite nell'assegnazione di appalti per le forniture di materiale elettronico. L'accusa è di falso ideologico e turbativa d'asta. L'inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Andrea Beconi e Gianfranco Colace, ha messo in luce un sistema che consentiva di vincere le gare sempre agli stessi: nella sostituzione degli apparati hardware per l'impianto audio del pronto soccorso dell'ospedale Martini per esempio i funzionari avevano stilato una lista delle apparecchiature da rinnovare, concordando con gli imprenditori i codici da inserire nel cervellone (il mepa) con cui si effettuano gli acquisti nel settore pubblico.
La procedura degli acquisti non rispondeva quindi ai necessari requisiti di trasparenza del settore pubblico: per questo sono finiti agli arresti domiciliari G.B., dirigente dell'Asl1, e M.B., funzionaria, oltre all'importatore italiano dell'azienda Audiolink e al titolare della ditta genovese che si aggiudicava materialmente i contratti. Gli imprenditori erano già stati coinvolti nelle indagini dello scorso febbraio che avevano smascherato un giro di tangenti nella sanità torinese: proprio da quell'inchiesta è scaturita una nuova indagine che ha portato agli arresti odierni.