Terra dei Fuochi: sequestrata cava piena di rifiuti tossici e pozzi

I carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica in relazione ai reati di disastro ambientale e inquinamento delle acque. È stata sequestrata una cava piena di rifiuti tossici e 40 pozzi artesiani situati nel raggio di 500 metri da essa. Il posto è noto come Cava Masseria Monti e si trova vicino a un'antica masseria che si estende su un territorio di 61 ettari tra i comuni di Maddaloni e San Marco Evangelista, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, in provincia di Caserta. Da quella cava parte un inquinamento delle falde acquifere che il procuratore aggiunto, Raffaella Capasso, ha definito un “grave disastro ambientale”. “I rifiuti sono stati interrati nell'invaso negli anni Ottanta e Novanta a una profondità molto vicino alla falda freatica  –  ha spiegato Capasso  –   i nostri tecnici hanno calcolato che dentro quell'invaso ci sarebbero almeno 300mila tonnellate di rifiuti anche speciali e pericolosi”.

Tre indagati – Insieme al sequestro dell'area e dei pozzi sono stati anche emessi tre avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale: secondo quanto ha specificato il procuratore aggiunto sono stati notificati a soggetti privati, proprietari della cava e committenti che smaltivano le batterie esauste. Capasso ha chiarito che il decreto di sequestro è stato notificato anche al sindaco di Maddaloni, nominato custode giudiziario dell'area, alla Regione Campania e al ministero dell'Ambiente per le iniziative di competenza.