124 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Terme di Caracalla, boom di incassi con l’Opera: “Più di un concerto rock”

Si è conclusa con un successo di pubblico e incassi la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla con oltre 4 milioni di euro incassati e circa 80mila spettatori. Il sovrintendente Fuortes: “Noi secondi solo all’Arena di Verona.”
A cura di Redazione Cultura
124 CONDIVISIONI
Terme di Caracalla
Terme di Caracalla

Per la prima volta in assoluto gli incassi della stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma alle Terme di Caracalla ha superato i 4 milioni di euro, con ricavi decisamente superiori a quelli dell'anno scorso, con un aumento di oltre il 20%. In proporzione aumentano ancora di più gli spettatori, con 77.610 biglietti nel 2017, infatti, contro i 61.849 del 2016, l'incremento è di oltre il 25%. Numeri che rafforzano l'idea di poter programmare in futuro con maggior serenità eventi che riguardano l'Opera e che pongono soprattutto le Terme di Caracalla al secondo posto, per spettatori e incassi, dopo l'Arena di Verona in Italia. Ma c'è un altro aspetto da sottolineare, cosa il sovrintendente del Teatro dell'Opera, Carlo Fuortes, non ha mancato di sottolineare:

A questo proposito va anche notato che la nostra stagione alle Terme di Caracalla si trova a competere, e spesso a primeggiare, con i grandi eventi rock e pop dei molti festival estivi. Segno evidente di come l'opera lirica riesca a essere un genere artistico di grandissima attualità, vicino anche al pubblico più giovane, che ne apprezza la molteplicità di linguaggi musicali, drammatici e visivi.

Il nocciolo della faccenda sta tutto qui. È possibile oggi nel nostro Paese, nonostante la vulgata che vuole sempre e solo eventi di natura pop essere considerati gli unici in grado di spostare persone, creare lavoro e generare successo commerciali, immaginare politiche economicamente sostenibili a partire dalla lirica, dall'Opera e in generale da altri settori della grande tradizionale culturale italiana. Per quanto successo alle Terme di Caracalla quest'estate, la risposta sembra essere sì. Perché, sempre secondo Carlo Fuortes, l'offerta dell'Opera tra le rovine dell'antica Roma hanno permesso lo svolgersi di:

Uno spettacolo, dunque, che appartiene alla grande tradizione italiana, ed è per questo molto popolare, ma capace anche di aprirsi all'oggi e al futuro.

La programmazione del Teatro dell'Opera di Roma riprenderà a settembre, con un mese interamente dedicato al balletto. A partire da una Soirée Roland Petit (dall'8 al 14) con la partecipazione di Eleonora Abbagnato e Giselle, coreografata da Patricia Ruanne (dal 20 al 24). Entrambi i titoli saranno interpretati dai primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro.

124 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views