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Tensione tra Trump e Putin. Chiuso consolato russo a San Francisco. Mosca: “Reagiremo”

Si tratterebbe di una sorta di rappresaglia dopo la cacciata di 775 rappresentanti americani dal Cremlino. L’annuncio è del Dipartimento di Stato. Saranno ridimensionate anche le strutture diplomatiche russe a Washington e New York.
A cura di Biagio Chiariello
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Guerra diplomatica tra Washington e Mosca. Gli Stati Uniti hanno infatti preteso la chiusura del consolato russo di San Francisco entro il 2 settembre. Chiesto anche il ridimensionamento delle strutture diplomatiche di Mosca a Washington e New York. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato, sottolineando che la decisione è stata presa “in spirito di parità”. Il provvedimento arriva infatti a seguito della decisione del Cremlino di ridurre il numero di diplomatici americani in Russia. In un comunicato pubblicato oggi, il Dipartimento di Stato americano ha comunque assicurato di voler "mettere fine al circolo vizioso" che non smette di deteriorare le relazioni tra Stati Uniti e Russia. E ha auspicato che questa decisione non provochi ulteriori reazioni.

In realtà, la replica del Cremlino non è tardata. La Russia “risponderà adeguatamente” alla chiusura del Consolato Generale russo a San Francisco e alle altre due sedi diplomatiche negli Stati Uniti, ha subito avvertito, Alexei Chepa, vicepresidente della commissione parlamentare per gli affari Esteri della Duma. Abbiamo avvertito che avremo una risposta a qualsiasi azione", ha aggiunto Chepa.

A luglio, Mosca aveva comunicato che la presenza diplomatica degli USA in Russia sarebbe stata ridotta da 755 persone a 455, lo stesso numero di personale diplomatico che la Russia ha negli Stati Uniti.  “E’ venuto il momento di mostrare agli Usa che non lasceremo le loro azioni senza risposta”, aveva detto il presidente russo Vladimir Putin. “Washington ha assunto posizioni che peggiorano le nostre relazioni bilaterali. Possiamo mettere in campo anche altre misure per rispondere agli Usa”.

Stamane la richiesta della Casa Bianca al Cremlino di chiudere il suo consolato generale a San Francisco e due altre organizzazioni diplomatiche a New York e Washington, entro il 2 settembre. "Con questi provvedimenti, i due Paesi avranno tre consolati ciascuno (…)", ha aggiunto il Dipartimento di Stato, che ha rivolto un appello al miglioramento delle relazioni, “cadute al punto più basso dalla Guerra Fredda a oggi”, secondo Washington.

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