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“Stupida orfana, ti faccio mangiare dai lupi”, bimba ridotta a Cenerentola dai familiari

L’incubo vissuto da una bambina di dieci anni di un paese dell’Astigiano: veniva picchiata e minacciata continuamente dal padre e dalla moglie dell’uomo, entrambi arrestati. Anche la sorellastra, una bambina come lei, la maltrattava.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri della Compagnia di Canelli, in provincia di Asti, hanno arrestato un uomo di 44 anni e la sua compagna 34enne, entrambi macedoni e residenti a Castagnole Lanze, ritenuti responsabili dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali, ai danni di una bambina di 10 anni. La minore, figlia dell’uomo arrestato, avrebbe subito violenze a partire da maggio. Le indagini sono partite dalla segnalazione effettuata dalla scuola frequentata dalla piccola in merito a probabili maltrattamenti subiti: avevano notato infatti dei lividi sulle braccia della bambina. L'indagine, per la quale i carabinieri si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e ambientali e videoriprese nell'abitazione della famiglia della piccola, ha permesso di avvalorare l'ipotesi investigativa raccogliendo inconfutabili prove a carico degli indagati. Dalla sua famiglia, la bimba veniva picchiata con pugni, bastoni e altri oggetti contundenti e minacciata continuamente. Era stata ridotta da entrambi gli arrestati a una “Cenerentola” (così è stata battezzata l’operazione dei carabinieri) tanto da farle insorgere lievi disturbi mentali.

Maltrattata dai genitori e anche dalla sorellastra di undici anni – Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, la piccola "Cenerentola" veniva trascurata in ogni ambito – dall’alimentazione alle pratiche igieniche – mentre tutte le attenzioni venivano riservate alla sorellastra, una bambina di undici anni figlia biologica della donna. I maltrattamenti continui e immotivati contro la piccola erano commessi anche da questa bambina, che insieme alla vittima è stata ora affidata a una comunità protetta. I carabinieri hanno accertato che nei confronti della bambina venivano rivolti ogni giorni degli insulti come “che quel cibo possa essere veleno per te”, “stupida orfana”, “ti carico in macchina e ti butto come immondizia” o “ti porto in montagna e ti faccio mangiare da lupi e cinghiali”. Per il padre della piccola e per la compagna – lui si trova in carcere a Quarto d'Asti e lei a Torino – gli arresti sono già stati convalidati dal gip Marco Dovesi.

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