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Strage di Viareggio, i parenti delle vittime: “Moretti si deve dimettere”

Il 29 giugno 2009, alle 23.48, un convoglio con 14 cisterne cariche di gpl deragliò appena entrato nello scalo ferroviario: 32 vittime, alcune bruciate vive nelle loro stesse case. Ieri è arrivata la prima sentenza del Tribunale di Lucca, che ha condannato l’ex amministratore di Ferrovie, Mauro Moretti, a 7 anni di reclusione.
A cura di Biagio Chiariello
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 "Lo Stato faccia in modo che Mauro Moretti si dimetta dalle società". E’ la richiesta del presidente dell'Associazione ‘Il mondo che vorrei', Marco Piangentini, a nome di tutti I familiari delle vittime della strage di Viareggio. Ieri, il Tribunale di Lucca, ha condannato l'ex amministratore di Ferrovie, a 7 anni di reclusione a conclusione del processo per il disastro ferroviario che il 29 giugno 2009 causò 32 morti. Moretti, oggi alla guida di Finmeccanica, è stato condannato per il ruolo ricoperto come ad di Rfi fino al 2006, ,ma è stato assolto come amministratore delegato di Ferrovie, così come la società Ferrovie holding e la Fs Logistica. Michele Mario Elia, ex amministratore delegato di Rfi, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione. La Procura di Lucca aveva chiesto 16 anni per Moretti e 15 anni per Elia.

I parenti delle vittime chiedono le dimissioni di Moretti

"È moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti – dicono i familiari – sia ancora a guidare un'azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e che sia tolto a Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro". "Abbiamo perso comunque e sempre – ha detto ancora il presidente dei Familiari – Noi abbiamo perso i nostri cari. Per 140 udienze siamo stati in silenzio. La sentenza dice che i vertici delle Ferrovie sono stati condannati. Viareggio non è un cigno nero, una casualità. Avevano le competenze e i mezzi e la tecnologia per evitare quella strage. Per noi questo conta. Fra 90 giorni capiremo le motivazioni. Ma andremo in Appello. Questo è certo". Daniela Rombi, vicepresidente dell'Associazione, aggiunge: "Per la prima volta il sistema ferroviario e le Ferrovie sono state condannate, quindi è stato riconosciuto che c'era un problema di sicurezza. Finora si erano sempre vantati di essere riusciti ad essere assolti o prosciolti in tutti i processi".

"Esprimo parziale soddisfazione per l'assoluzione di Mauro Moretti come ex ad di Ferrovie e per l'assoluzione della società Ferrovie. Registro poi come scandaloso l'esito del processo e rilevo il frutto del populismo che trasuda dal resto della sentenza", ha detto invece ‘avvocato Armano D'Apote, legale difensore di Mauro Moretti e delle Ferrovie, subito dopo la lettura della sentenza di primo grado del Tribunale di Lucca.

M5S: "Togliamo titolo di Cavaliere a Moretti"

I senatori M5S hanno presentato la mozione per togliere il titolo di Cavaliere all'ex dirigente di ferrovie, oltre a chiedere "l'immediata calendarizzazione" del suo allontamento dall'Aula di Palazzo Madama. A dichiararlo davanti all'Assemblea del Senato e' il Questore Laura Bottici

Strage di Viareggio, cos'è successo il 29 giugno 2009

Dopo sette anni, sette mesi e quasi 150 udienze, ieri, dunque, il processo per la strage di Viareggio è  giunto a conclusione: sul banco degli imputati 33 persone e 9 società, accusate a vario titolo di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali per quanto accaduto alle 23.48 del 29 giugno 2009, quando un treno con 14 cisterne cariche di gpl deragliò appena entrato nello scalo ferroviario del comune toscano: il primo carro e altri quattro si rovesciarono. In una cisterna si aprì uno squarcio di 40 centimetri. Ne fuoriuscì del gpl: quindi le esplosioni. Le abitazioni di due strade, via Ponchielli e via Porta Pietrasanta, vennero investite dal fuoco. 32 morti, molti bruciati vivi all'interno delle loro stesse case, altri scomparsi nelle settimane e nei mesi successivi in ospedale dopo atroci sofferenze.

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