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Siria, esplosioni vicino Damasco: oltre 30 morti

Gli attentati a Jaramana, sobbordo della capitale Damasco, abitata prevalentemente da cristiani vicini al governo di Assad. Per la tv di Stato, che cita il ministero dell’Interno, i morti sarebbero almeno 34 e oltre 80 i feriti.
A cura di Susanna Picone
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Gli attentati a Jaramana, sobbordo della capitale Damasco, abitata prevalentemente da cristiani vicini al governo di Assad. Per la tv di Stato, che cita il ministero dell’Interno, i morti sarebbero almeno 34 e oltre 80 i feriti.

Un’altra giornata di sangue in Siria, a pochi giorni dall’ennesimo massacro di bambini. Questa mattina, nei pressi della capitale Damasco, ci sono state diverse esplosioni che hanno provocato decine e decine di morti e feriti. Secondo quanto ha riferito la tv di Stato che ha citato il ministero dell’Interno, il bilancio sarebbe di 34 vittime e di oltre 80 feriti (molti in gravi condizioni) causati da un doppio attentato avvenuto a Jaramana, periferia sud-orientale di Damasco e città già colpita diverse volte nei mesi scorsi. Jaramana è una città dove si ritiene che la maggioranza dei residenti sia a sostegno del regime del presidente Bashar al Assad. L’emittente libanese Al-Mayadeen, secondo quanto scrive Al Jazeera, descrive un bilancio ancor più grave: 44 morti. L’Osservatorio siriano dei diritti umani ha parlato dell’esplosione in rapida successione di due autobomba, mentre le notizie che arrivano dall’agenzia ufficiale Sana descrivono “attentati terroristici” – facendo dunque riferimento ai ribelli – e non precisano il numero dei morti.

I ribelli abbattono un aereo di Assad – In televisione – all’emittente filo-governativa “Addounia” – sono andate in onda immagini di devastazione con alcune carcasse di auto carbonizzate. E, oltre agli attentati di Damasco, dalla Siria giungono notizie anche riguardo le ultime operazioni dell’esercito ribelle. In particolare sarebbe stato abbattuto un caccia-bombardiere lealista nella provincia nord-occidentale di Idlib, vicino il confine con la Turchia. L’aereo sarebbe esploso in volo, colpito da un missile terra-aria, e poi precipitato, lasciando dietro di sé una lunga scia di fumo. La notizia dell’abbattimento dell’aereo da parte dei ribelli è stata resa nota da fonti giornalistiche presenti nell’area.

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