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Scuola: rivoluzione sugli stipendi dei prof, scatti per merito e non per anzianità

Nel Def si prevede di collegare gli scatti di carriera e di stipendio dei docenti non solo all’anzianità di servizio ma anche al merito. I sindacati protestano: “La progressione degli stipendi è già tra le più basse in Europa”.
A cura di Antonio Palma
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Un nuova rivoluzione si affaccia sulla scuola italiana in particolare per quanto riguarda gli stipendi dei docenti. Secondo la nota di aggiornamento del Def, il documento di economia e finanza allo studio del governo, l'intenzione per i prossimi anni infatti è quella di collegare gli scatti di carriera e di stipendio non solo all'anzianità di servizio mna anche al merito. Come si legge nel documento, il progetto si prefigge di varare un “un sistema di valutazione delle prestazioni professionali collegato a una progressione di carriera svincolata dalla mera anzianità di servizio”. Insomma dopo il decreto del Consiglio dei ministri dove gli stipendi dei dirigenti scolastici sono stati ancorati ai risultati ottenuti, ora la stessa cosa si pensa di fare anche con tutti i docenti attraverso una completa rivoluzione del sistema.

L'obiettivo finale  dovrebbe essere "una maggiore qualità alle istituzioni scolastiche", ma i sindacati sono già sul piede di guerra perché temono invece un taglio delle risorse per gli stipendi dei docenti già molto bassi rispetto alla media europea. Molti dubbi ci sono anche sui metodi con cui verranno stabiliti i giudizi sul merito degli insegnanti. "In tal modo verranno premiati solo alcuni insegnanti, magari scelti con il metodo Invalsi. Un criterio errato perché favorirebbe lo spostamento di risorse dagli scatti, ossia dallo stipendio di tutti, a pochi, secondo un criterio meritocratico non ancora ben definito" ha spiegato ad esempio il coordinatore nazionale della Fgu-Gilda Rino Di Meglio. Della stessa opinione anche il segretario generale di Flc-Cgil Mimmo Pantaleo che ha dichiarato: "La libertà di insegnamento non è contrattabile. Il confronto sulla valorizzazione professionale si deve fare nell’ambito dei rinnovi contrattuali con risorse aggiuntive rispetto agli aumenti salariali".

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