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Scoperta una maxi serra di marijuana nella vecchia metro di Roma (VIDEO)

La droga si trovava all’interno di un tunnel sotterraneo costruito durante la guerra, i finanzieri hanno scoperto l’enorme coltivazione attirati dal forte odore della marijuana. Una persona è stata arrestata e circa 340 chili di droga sequestrati.
A cura di Susanna Picone
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La droga si trovava all’interno di un tunnel sotterraneo costruito durante la guerra, i finanzieri hanno scoperto l’enorme coltivazione attirati dal forte odore della marijuana. Una persona è stata arrestata e circa 340 chili di droga sequestrati.

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scoperto nel sottosuolo della città un’area di circa sette ettari allestita ad una gigantesca serra per la marijuana. Un’enorme coltivazione di droga che interessava la zona dell’antica metropolitana di Roma, in Via degli Angeli, nei pressi della stazione di Roma Casilina. Un tratto sotterraneo della metropolitana che non è stato mai utilizzato: fu infatti costruito durante la guerra e avrebbe dovuto collegare, attraverso un’altra metro, il quartiere di Centocelle con la stazione Termini. Nei fatti però qualcuno ha trovato subito come utilizzare quell’area sotterranea, appunto con l’inusuale coltivazione. I finanzieri, che hanno scoperto la coltivazione di droga attirati proprio dal forte odore della marijuana, hanno sequestrato circa 340 chili di droga e hanno arrestato il titolare dell’azienda, un uomo di 57 anni.

Arrivando sul mercato il guadagno della droga sequestrata sarebbe stato pari a 3 milioni di euro – Un odore che non poteva non insospettirli dato che quella zona è nota solo per i numerosi sotterranei in pietra adibiti alla coltivazione di funghi. La struttura per lavorare la marijuana era organizzata nei dettagli: il primo tratto del tunnel era effettivamente adibito a fungaia ma poi si passava all’altra coltivazione con gli impianti di irrigazione, le lampade alogene e le camere di essiccazione. Continuando a percorrere la galleria, inoltre, i finanzieri hanno scoperto anche i vari tavoli da lavoro con gli utensili necessari, le bilance di precisione, prodotti chimici e uno strumento utilizzato per la triturazione delle piantine. Dai 340 chili di marijuana sequestrati sarebbero stati ricavati circa 3 milioni di euro.

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