Scontri tra due gruppi etnici in Etiopia: “Da inizio settembre centinaia di morti”
“Centinaia” di persone morte in scontri legati ad un conflitto territoriale tra due gruppi etnici nel Sud dell'Etiopia da inizio settembre ad oggi. L’annuncio ufficiale è arrivato oggi dal governo etiope: “Possiamo affermare che centinaia di membri dell’etnia Oromo sono stati uccisi, ci sono stati morti dalla parte dei somali. Non sappiamo esattamente quanti, è in corso un'inchiesta”, secondo quanto dichiarato dal portavoce del governo, Negeri Lencho.
Secondo quanto riferito, i combattimenti tra i membri delle etnie Oromo e i somali sono avvenuti lungo la frontiera fra le loro regioni. Di recente era stato il presidente della regione Oromo, Lemma Megersa, a dichiarare che le violenze avevano causato stragi brutali, portando circa 50mila persone a fuggire da quella zona. I combattimenti tra Oromo e somali proseguono da anni: si contendono infatti il controllo di alcune zone coltivabili lungo le frontiere comuni.
Il portavoce del governo ha fatto sapere, inoltre, che è stata attivata una cellula di emergenza per gli sfollati e che l’esecutivo ha già intrapreso sforzi, insieme alle autorità locali, per trovare una mediazione. L’ordine, nelle ultime ore, sarebbe stato ripristinato grazie all’intervento della polizia e dell’esercito federale.
Nel 2004 fu proposto un referendum per provare a mettere fine ai conflitti, ma gli scontri non sono mai terminati con reciproche accuse di mancato rispetto degli accordi. Ad aprile, i presidenti delle due regioni avevano stipulato un accordo, ma anche in questo caso invano. Gli scontri sono ripresi l’11 settembre di quest’anno, quando due ufficiali Oromo sono stati arrestati e uccisi, provocando violente rivolte.