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Sciopero Alitalia: giovedì nero per i viaggiatori, decine di voli cancellati

Dopo la rottura con l’azienda, i sindacati hanno confermato lo sciopero per oggi. Alitalia ha cancellato il 60% dei voli programmati.
A cura di Antonio Palma
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Sarà un giovedì nero oggi per chi deve spostarsi in aereo in Italia. Dopo l'incontro saltato nelle scorse ore tra sindacati e azienda, infatti, i lavoratori di Alitalia hanno confermato lo sciopero per la giornata di oggi che fino all'ultimo si è cercato di evitare. L'astensione dal lavoro indetta dalle sigle sindacali Usb e Cub Trasporti e dalle associazioni professionali Anpac e Anpav per l’intera giornata ad eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21 riguarda piloti e assistenti di volo, mentre quella dei sindacati confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta dalle 14 alle 18 riguarda i lavoratori di Alitalia ma anche dell'intero comparto del trasporto aereo comprese le aziende di gestione aeroportuale e di handling e il personale di terra compagnie aeree straniere.

Per questo, come comunicato dalla stessa compagnia aerea, Alitalia "è stata costretta a cancellare il 60% dei voli programmati" sia nazionali che internazionali. Per questo l'azienda invita tutti i viaggiatori che hanno un volo prenotato per oggi ma anche per la prima mattinata di venerdì, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando i seguenti contatti telefonici: dall’Italia il numero verde (completamente gratuito) 800.65.00.55; dall’estero il numero +39.06.65649. "Alitalia impiegherà su alcune rotte domestiche e internazionali aerei più capienti per facilitare la riprotezione dei passeggeri" si legge in un comunicato, mentre negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate la compagnia ha previsto un rafforzamento del proprio personale ed è stato anche incrementato il numero degli addetti al call center. Come spiegato sul sito del compagnia è possibile anche avere il rimborso del biglietto o la un cambio di volo senza alcuna penale fino al 10 marzo. Anche EasyJet ha fatto sapere di aver adottato una serie di misure operative per minimizzare l'impatto sui passeggeri.

Lo sciopero Alitalia "è stato proclamato per protestare contro la situazione di crisi dell'azienda con l'assenza di un piano industriale e la volontà, ancora in atto, di passare dal contratto nazionale ad un regolamento aziendale che rappresenta un fatto senza precedenti e di una gravità assoluta" ha spiegato il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo, aggiungendo: " Chiediamo inoltre che l'Inps rispetti quanto le leggi prevedono per il fondo di solidarietà del settore. Troppe lungaggini e troppi ostacoli impediscono ai lavoratori licenziati di avere gli ammortizzatori previsti. È inammissibile che per incapacità e ritardi dell'Inps molti lavoratori siano privi di alcun ammortizzatore integrativo".

Intanto dopo il muro contro muro tra sindacato e azienda che ha portato i rappresentanti dei lavoratori a disertare  il confronto previsto per questo pomeriggio dando seguito all'annunciato sciopero, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha convocato una nuova riunione tra i rappresentanti per venerdì. "La discussione sul contratto va fatta senza ultimatum e senza ricatti" hanno avvertito però i sindacati dopo aver già ottenuto la rimozione del "Regolamento aziendale" che doveva entrare in vigore il primo di marzo sostituendo di fatto il contratto collettivo scaduto da tempo con tagli drastici a stipendi e personale.

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