1.046 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Renzi: “Se vinco referendum ed elezioni resto fino al 2023, poi sarò libero cittadino”

“Tra 7 anni sarò un libero cittadino, non passerò nemmeno dal palazzo a salutare o a bere un caffè. Devo cambiare il Paese e non un ufficio”, ha dichiarato il premier parlando a Milano.
A cura di Redazione
1.046 CONDIVISIONI
Renzi

"Cambiare l'Italia è una responsabilità che toglie il respiro ma questo è il modo che ho scelto per essere me stesso". Da Milano, dove ha parlato a cento studenti ospiti della Boston Consulting Group, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ribadito la sua scommessa sulle riforme. "Se decidessi di votarmi sulla base di quello che leggo sui giornali non mi voterei – ha detto – Sono tacciabile di arroganza ma è quello che penso quando leggo i giornali". Il premier ha annunciato che introdurrà il principio anglosassone dei due soli mandati": "Noi abbiamo preso l'impegno di cambiare l'Italia. Mi sono dato un tempo: due mandati e poi a casa, se non mi mandano a casa prima. La mia esperienza politica ha una scadenza, al massimo, al massimo fino al febbraio 2023, se le vinco tutte, referendum e elezioni. Tra 7 anni sarò un libero cittadino, non passerò nemmeno dal palazzo a salutare o a bere un caffè. Devo cambiare il Paese e non un ufficio".

Poi è tornato sulla consultazione di ottobre: "Se vinciamo il referendum un politico su tre va a casa, per questo sono tutti contro di me". Renzi ha detto agli studenti che "abbiamo avuto una classe politica che per fare la figa parlava male del Paese, mentre deve amare il suo Paese e gli italiani, a prescindere dal fatto che sei di destra o di sinistra, perché se tu non ami il tuo Paese non sei credibile". E sulle riforme ha chiamato in causa la "classe dirigente": "Noi la nostra parte la stiamo facendo" per rendere "il Paese più giusto e veloce, abbiamo fatto il jobs act, abbiamo fatto la riforma della scuola inserendo l'elemento del merito, la riforma dei diritti civili, la nostra parte la stiamo facendo". Ma "è necessario che anche la classe dirigente faccia la sua parte". Renzi , poi, ha sottolineato che il merito "è più forte della rendita, non solo in politica ma anche in economia e l'innovazione non è la negazione della tradizione".

1.046 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views