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Renzi: “Se mio padre colpevole, giusto che paghi di più. Le intercettazioni vanno regolamentate”

Ospite al Maurizio Costanzo Show, l’ex presidente del Consiglio torna a parlare dell’inchiesta Consip, che vede coinvolto il padre Tiziano in qualità di indagato: “Non ho alcun dubbio sulla onestà di mio padre ma ho detto che se verrà giudicato colpevole è giusto che paghi più”.
A cura di Charlotte Matteini
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Ospite al Maurizio Costanzo Show, il segretario del Partito Democratico ed ex presidente del Consiglio ha rilasciato un'intervista a tutto tondo, tornando a parlare dell'inchiesta Consip, che vede coinvolto suo padre Tiziano in qualità di indagato, e ribadisce l'esigenza di regolare la normativa relativa alla diffusione delle intercettazioni telefoniche spesso pubblicate dai giornali nonostante non siano penalmente rilevanti né rilevanti ai fini dell'indagine. "Se verrà giudicato colpevole è giusto che mio padre paghi più degli altri. È una provocazione. La legge è uguale per tutti. Dopo di che la cosa incredibile è che io vorrei capire se è vero o no che qualcuno ha fabbricato prove false. Io aspetto da un momento all'altro, e tutti i giorni lo ribadirò con forza, che voglio la verità. Voglio che sia fatta luce", ha dichiarato Matteo Renzi tornando a ribadire la posizione espressa qualche mese fa sulla eventuale condanna del padre Tiziano.

"Non ho alcun dubbio sulla onestà di mio padre ma ho detto che se verrà giudicato colpevole è giusto che paghi più", ha proseguito Renzi, aggiungendo: "Le intercettazioni bisognerebbe regolarle e il dottor Gratteri fece una buona proposta che purtroppo non siamo stati in grado di fare approvare. Io ho molta stima del procuratore Gratteri, ma apprezzo che si arrivi a sentenza e non tutti lo fanno. Nella vicenda che riguarda mio padre c'è una dimensione umana. Ma voglio la verità su questa vicenda perché ci sono troppe cose poco chiare".

Proseguendo l'intervista, Renzi racconta di essere l'artefice dell'elezione di Paolo Gentiloni nel 2013: "Bersani aveva lasciato fuori dalle liste Gentiloni. Io fui molto contento di farlo includere perché è una persona seria. E io credo che stia facendo bene, gli faccio molti auguri per il G7. È a Taormina perché un leader importante dell'Ue disse che la Sicilia è solo mafia, non è così e allora lo abbiamo spostato da Firenze a Taormina", ha raccontato il segretario del PD.

Renzi si presta poi a un gioco con Maurizio Costanzo che gli chiede da chi accetterebbe un invito a cena tra i protagonisti della politica italiana: "Un invito a cena? Sono a dieta. Comunque, a Berlusconi chiederei chi ha rotto e quando il Patto del Nazareno. A D'Alema come ha fatto a cambiare tante posizioni. A Salvini come fa a sostenere certe posizioni, anche se è stato molto umano nei miei confronti dopo il referendum".

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