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Renzi negli Usa: “Italia bella addormentata, siamo qui per svegliarla”

Il premier Matteo Renzi agli studenti della Georgetown University a Washington ha detto che “non è possibile tornare indietro sulle riforme”. Ha citato Kennedy e ha parlato di Papa Francesco e della questione degli armeni. Oggi incontra Obama.
A cura di Susanna Picone
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Appena atterrato nella base militare di Andrews Matteo Renzi si è subito recato nella Georgetown University dove ha iniziato la sua prima visita da premier nella capitale americana con un incontro con gli studenti. Il presidente del Consiglio ha parlato dell’"Italia bella addormentata" che "è tornata". "Per troppo tempo – ha detto Renzi agli studenti – l'Italia è stata come la bella addormentata nel bosco ma noi siamo qui per svegliarla, per dare un indirizzo al futuro". Renzi ha detto anche che "non è possibile tornare indietro sulle riforme, sarebbe folle sciupare questa occasione". Il premier ha citato Bob Kennedy ("Il futuro non è un dono ma una conquista") e ha affermato che per troppo tempo in Italia "è stato come il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato". "Costi quel che costi – così Renzi – piuttosto perderò le elezioni ma non la faccia davanti a voi": "Costruiremo un Paese in cui si va avanti non grazie agli amici degli amici ma dove il merito conta, se volete rimanere qua buona fortuna ma se verrete in Italia troverete un Paese che smetterà di essere ostaggio dei soliti noti". Tramite un post su Facebook il premier ha riassunto il suo intervento a Washington: per dare un indirizzo al futuro per Renzi serve "l'energia, l'impegno che abbiamo messo in quest'ultimo anno nelle riforme: la legge elettorale, l'architettura istituzionale, la P.A., il fisco, il Jobs Act, la giustizia, la lotta alla corruzione, la buona scuola, l'innovazione".

Oggi il vertice con Obama – Per quanto riguarda l’Italicum, Renzi ha detto che sarà approvato nelle prossime settimane. Negli Stati Uniti Renzi ha fatto riferimento anche alle polemiche di questi giorni sul massacro degli armeni, in particolare dicendo che Papa Francesco "ha dato un messaggio molto chiaro su quanto successo in Armenia, la Turchia ha reagito e il ministro Gentiloni ha fatto una dichiarazione critica" contro Ankara. "In questo momento – ha detto Renzi – il processo di integrazione è nelle mani di Ankara che deve rispettare valori alla base della comunità europea". Spazio anche ai temi del terrorismo e dell’immigrazione: "Dobbiamo continuare a lavorare per rendere il Mediterraneo più sicuro altrimenti rischiamo di perdere la dignità e i nostri valori", così il premier agli studenti, aggiungendo che "bisogna combattere contro il legame tra il traffico di esseri umani e il terrorismo". Dopo l’intervento a Georgetown, Renzi è stato ospite di una cena organizzata dall’ambasciatore italiano, in cui ha potuto prendere contatto anche con membri della campagna presidenziale di Hillary Clinton. Oggi sarà alla Casa Bianca per un vertice con Obama.

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