Renzi: “Dopo Jobs Act, ora sei mesi per semplificare il fisco”

Felice per il risultato raggiunto al Senato con la fiducia al Governo sul Jobs Act, Renzi rilancia il capitolo riforme puntando tutto sulla semplificazione fiscale. Mentre non esclude un ricorso alla fiducia sul Jobs Act anche alla Camera, Renzi ribadisce infatti che "la vera sfida dei prossimi mesi sarà semplificare il fisco in un sistema tra i più incasinati". Ospite del programma “Virus”, il Premier ha tracciato una nuova scadenza nel suo programma di Governo. Per quanto riguarda gli obiettivi, il Presidente del Consiglio annuncia che quello di fondo resta la "riduzione del fisco", anche se ammette: "Si tratta di capire da dove partire". Intanto a breve termine l'idea del Premier è quella di agire sempre sul cuneo fiscale inserendo nella legge di stabilità, che sarà presentata il 15 ottobre, uno "sgravio contributivo per chi assume lavoratori a tempo indeterminato" e il taglio all'Irap per chi fa investimenti.

"La gente perbene è con noi"

Restando in tema di fisco e tasse, sicuramente il governo non intende aumenterà l'Iva né la tassa di successione ha spiegato Renzi, annunciando: "È allo studio la reverse charge per modificare il funzionamento del pagamento dell’Iva, per evitare che qualcuno faccia il furbo con l’evasione grazie a un meccanismo che evita di scaricare il costo dell'imposta sul consumatore finale". Anche "la tassa dei Comuni sarà unica, spero riusciamo a farlo già dal 2015, altrimenti sarà l’anno successivo" ha poi proseguito Renzi  osservando come anche su Tasi, Imu e Iuc occorra semplificazione fiscale. "L'intenzione è non mollare, perché la stragrande maggioranza della gente perbene è con noi" ha concluso Renzi.