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Renzi contro i sindacati: “Perché con Monti non scioperavate?”

l premier a Matrix torna a puntare il dito contro Cgil e Uil: “Scioperano contro il nostro governo che ha dato gli 80 euro a chi guadagna meno e la maternità a chi non l’aveva”. E “il Jobs Act sta dando più diritti a quelli a cui il sindacato, in questi anni, non ha parlato”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Vedo due sindacati, Cgil e Uil, che faranno uno sciopero generale contro il nostro governo che ha dato gli 80 euro a chi guadagna meno, che dà la maternità a chi non l'aveva, che protegge i co.co.co. e i co.co.pro. Sono gli stessi sindacati si sono dimenticati di fare lo sciopero contro la Fornero e Monti. Contro di noi sì, e io lo rispetto, è la bellezza della democrazia”. Il Premier Matteo Renzi torna a prendere di mira sindacati in un'intervista alla trasmissione televisiva Matrix. Il 12 dicembre le parti sociali scenderanno in piazza per protestare contro il Jobs Act e a tal proposito il presidente del Consiglio aggiunge: “Il diritto allo sciopero è un diritto sacrosanto, costituzionale, lo difendo con le unghie e con i denti. Auguro di cuore una bella manifestazione”. Ma Renzi resta fermo sulle sue posizioni: “La verità vera – prosegue Renzi – è che la riforma del lavoro sta dando più diritti a quelli a cui il sindacato, in questi anni, non ha parlato, a quelli di cui non si è occupato nessuno, e io sono felice ed orgoglioso del fatto che si pensi un po’ anche ai precari della mia generazione e anche ai 50enni che vengono abbandonati e di cui nessuno parla più”.

Renzi difende la riforma del lavoro

Quindi Renzi difende il suo Jobs Act che, mercoledì, ha incassato il via libera della Camera e che per il capo del Governo “è la grande occasione per dare diritti a chi non li ha mai avuti. Non faccio il portavoce del sindacato anche perché sono il meno indicato a farlo, ma di quelli senza diritti, che in questi anni, si sono occupati in pochi. Forse neanche i sindacati si sono occupati troppo di quelli che non hanno diritti”.

"Mai nessun governo così presente sul territorio"

Il premier difende l’azione del suo esecutivo anche in merito alla presenza sul territorio: «Voglio essere molto franco – dice in un altro passaggio nell’intervista a Matrix – altrimenti ci prendiamo in giro: non ricordo un Governo che sia stato così presente sul territorio come il nostro. Potrei dirle che sono stato il primo Presidente del Consiglio che è andato a Gela, a Termini Imerese, a Taranto, dopo anni, nei luoghi delle crisi industriali”. Domani invece “sarà la terza volta che vado a Reggio Calabria e sappiamo che noi o ci riprendiamo la Calabria oppure non c’è alternativa. Io conto molto sul nuovo sindaco di Reggio, Falcomatà, sul presidente della Regione, Oliverio, per riuscire finalmente a ripartire e a ripartire dal Sud”. Come già fatto in altre occasioni, Renzi spiega anche il motivo dell’assenza del governo sui luoghi colpiti dall’alluvione: “non siamo andati a Genova per scelta: ci siamo andati in altri momenti, ma non ci siamo andati dopo l’alluvione perché credo che tu debba mettere piede in quella città soltanto dopo che hai affrontato, anzi risolto, i problemi che hanno causato ciò che è accaduto – continua il presidente del Consiglio – Io non trovo inaccettabile che ci sia stata l’alluvione, le alluvioni ci sono in tutta Europa. Quello che non è accettabile è che si vada sott'acqua nello stesso punto dove si è andati sotto tre anni fa”.

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