2.438 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Renzi: “Dal 16 dicembre non si pagherà più la tassa sulla prima casa”

l premier ospite di Porta a porta interviene su numerosi argomenti, a partire da quello delle tasse (Imu e Tasi via Ires e interventi sull’Irpef). Parla anche della riforma delle pensioni e dell’immigrazione: “L’Italia non è invasa come dice qualcuno ma non si può continuare così”.
A cura di Biagio Chiariello
2.438 CONDIVISIONI
Immagine

“Il 16 dicembre sarà l'ultimo giorno in cui si pagherà la tassa sulla prima casa, poi tornerà a essere esentata dalle tasse”. Lo ha detto chiaramente il presidente del Consiglio, Matteo Renzi , nella registrazione della puntata di stasera di Porta a Porta. Il capo del governo ha quindi ribadito la volontà di portare avanti il programma taglia-tasse, che prevede come prima tappa nel 2016 l’eliminazione della Tasi sulla prima casa. “Daremo ai sindaci un assegno corrispondente” al taglio dell'Imu e della cosiddetta Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. “Quello che togliamo ai Comuni lo restituiamo paro-paro, non è che poi aumentano le tasse. Su questo mi impegno, assolutamente” ha aggiunto. Quindi Renzi punta il dito contro i critici: “Ci dicono che favoriamo i ricchi: chi è stato 30 anni a lavorare e si è spezzato la schiena è giusto non paghi niente, chi ha la seconda, terza, quarta è giusto che paghi le tasse”. E sempre in tema di fisco, il premier prosegue: "Nel 2014 abbiamo dato gli 80 euro, nel 2015 l'operazione su Irap e costo del lavoro, nel 2016 via Imu e Tasi che è l'operazione che abbiamo annunciato a luglio ed ecco perché il 16 dicembre ci sarà il funerale delle tasse sulla casa, Nel 2017 penseremo all'Ires e nel 2018 all'Irpef".

La ripresa in Italia

Renzi conferma come il suo piano per favorire la ripresa stia procedendo bene: “L'economia sta andando meglio e bisogna dare messaggi di serenità e tranquillità: stiamo ripartendo, dopo tre anni di segno meno è tornato il segno più del Pil”. Una menzione anche per il Sud: nella legge di Stabilità "stiamo studiando il credito di imposta o la possibilità continuare il taglio dei contributi per gli assunti", ma "quello che ci vuole al Sud è prendere un impegno e portarlo al termine. Non servono nuovi libri dei sogni, che sono diventati degli incubi" spiega il Presidente del Consiglio.

Riforma delle pensioni

Renzi non risparmia di parlare della grana sulla riforma delle pensioni. "Dobbiamo trovare un meccanismo per cui chi vuole andare in pensione un po' prima rinunciando a un po' di soldi possa farlo, il problema è quanto prima e quanti soldi. Spererei di farlo nelle prossime settimane e mesi". E proprio sui tempi della riforma, ha spiegato che è sbagliato pensare che il suo esecutivo sia partito per poi fermarsi. "Non siamo nemmeno partiti per un principio di buon senso: negli ultimi anni in troppi hanno messo bocca e mano sulle pensioni ma si annuncia una cosa sulle pensioni solo quando siamo sicuri di farla".

Immigrazione

Non mancano parole sul tema dell’immigrazione. Dal mare sono arrivate 170mila persone l'anno scorso, che non sono rimaste tutte in Italia. Quest'anno siamo sugli stessi numeri: 116.131 mila a fine agosto. L'Italia non è invasa come dice qualcuno, ha una presenza ancora sopportabile, ma il punto è che non possiamo continuare così", ha detto Renzi. E a proposito del piano Ue: "Sta cambiando qualcosa in Europa – continua -, quello che dicevamo solo noi ora lo stanno dicendo in tanti. Adesso vedo anche persone che cambiano posizione. Ho parlato stamattina con Angela Merkel, devo dire fu in una posizione di mediazione nel summit di giugno. Peraltro lei appartiene a una diversa famiglia politica: lei è di destra, io di sinistra, ma su queste cose non ci possono essere differenze".

2.438 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views