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Referendum su Mirafiori: vince il sì

Le tutte blu di Mirafiori hanno deciso di accettare il nuovo contratto voluto dalla Fiat: favorevoli il 54,05% dei dipendenti. Dopo una notte bianca di attesa, l’annuncio alle 6 del mattino.
A cura di Alessio Viscardi
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Notte di fuoco a Mirafiori, dove il referendum sul nuovo contratto voluto da Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, ha spaccato gli operai. Affluenza record del 94,6%: le tute blu dello stabilimento hanno deciso per il sì. Lo scrutinio dei seggi non lascia spazio a dubbi, dopo un serrato testa a testa tra voti favorevoli e contrari, in nottata è arrivata la vittoria che permetterà nuovi investimenti nel comparto auto di Torino.

Decisivo per la vittoria del sì è stato il seggio 5, composto da 449 impiegati. Per gran parte della notte, infatti, il fronte del “no” sembrava destinato a vincere di misura. Contrari al nuovo contratto di Mirafiori erano soprattutto gli impiegati del reparto montaggio, dove Fiom ha il cuore duro dei propri rappresentati. Le operazioni di voto, cominciate col turno di notte delle 22:00 di giovedì, hanno visto la partecipazione della quasi totalità dei dipendenti, oltre 5.119 votanti. Affluenza record: i voti a favore del nuovo contratto sono stati il 54,05% del totale, ovvero 2.735 tute blu. Contrario il 45,95% degli operai.

Una vittoria non risicata, ma nemmeno schiacciante. Il fronte interno dei dipendenti di Mirafiori si è spaccato, secondo le linee di frazione tra i principali sindacati coinvolti nella questione: Fiom, Fim e Fismic. L'altissima affluenza è simboleggiata anche alla folla di operai e militanti sindacali che hanno stazionato per tutta la notte davanti al cancello due dello stabilimento. Nonostante le frazioni interne, gli operai affermano che il clima in fabbrica è tranquillo e non ci sarebbero tensioni. Cominciano le polemiche, ad essere decisivi per le vittoria del sì, i voti delle strutture aziendali (oltre 300 dipendenti) non appartenenti alla catena di montaggio.

Eppure, arrivano notizie di tensioni durante la notte. All'esterno dello stabilimento di Mirafiori sono state date alle fiamme le bandiere che invitavano a votare per il sì. All'interno della fabbrica, insulti tra i rappresentanti dei sindacati ed un malore per un dirigente. Mistero anche sulla scomparsa di 58 schede al seggio 8, che ha costretto la commissione delegata allo spoglio a congelare le operazioni e ricalcolare le schede.

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