Referendum, operazione di polizia contro hacker di Anonymous: 2 denunce
Due persone sono state denunciate questa mattina dalla Polizia postale al termine di una complessa operazione volta a individuare una cellula di hacker che, in vista referendum del prossimo 4 dicembre, avevano pensato di interferire pesantemente attraverso il lancio di una campagna online antigovernativa. Le persone denunciate sono due noti hacker italiani: un 43enne residente a Brescia, titolare di una ditta nel settore del commercio all'ingrosso di materiale informatico e un 41enne residente nella provincia di Bari conosciuto nell'ambiente come "candyman.sh".
Sono entrambi esperti nel settore informatico e, secondo la polizia, due noti hackers al vertice della campagna denominata #OPS_ItalyBeDemocratic, una forma di cyberprotesta partita il 26 ottobre scorso che accusa il Governo italiano di voler minare le basi della democrazia nel nostro Paese. I due sono accusati dei reati di accesso abusivo e danneggiamento a sistemi informatici. Secondo l'inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore di Roma Eugenio Albamonte e condotta dagli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, i due appartengono entrambi alla crew hacker "Candyshophkteam" aderente al noto movimento hacktivista Anonymous.
Come spiega la Procura Capitolina, i soggetti destinatari dei provvedimenti sono risultati essere i gestori dei profili social della crew nel contesto dei quali era stata annunciata un’operazione informatica dimostrativa di livello internazionale che recitava: "Vogliamo vedere la reazione del governo italiano. In questa prima fase, vogliamo dimostrare quanto vulnerabili siano le infrastrutture del governo italiano con un enorme errore tecnico, ma sappiamo di più di quello che abbiamo postato qui".