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Ragazzo suicida, Finanza chiamata da madre: “Fumare canne non è normale”

A Lavagna i funerali di Giò, il ragazzo di 16 anni che si è ucciso gettandosi dal balcone di casa durante una perquisizione per droga della Guardia di Finanza. La mamma: “Perdonami, non ho saputo colmare il tuo vuoto”.
A cura di Susanna Picone
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Tantissime persone hanno partecipato oggi nella Basilica di Santo Stefano di Lavagna ai funerali di Giò, il ragazzo di sedici anni che si è ucciso due giorni fa gettandosi dalla finestra della sua abitazione mentre era in corso un controllo della Guardia di Finanza che qualche ora prima lo aveva sorpreso con qualche grammo di hashish. Tanti occhi lucidi e facce ancora incredule per quello che è accaduto. “Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”, recita uno degli striscioni appesi alla balconata della chiesa. Sulla bara, portata a spalla in chiesa, c’era la maglia della Virtus Entella del sedicenne, considerato una promessa del calcio. A celebrare le esequie Don Andrea Buffoli, cappellano della Virtus Entella. “Ai ragazzi qui presenti voglio dire due cose: parlate di voi e della vostra vita, perché vuol dire farsi volere bene ed essere accolti, non abbiate paura di farlo. E la seconda cosa è noi non siamo i nostri sbagli ma siamo le nostre cose belle. Se n'è andato in modo tragico e assurdo ma voi qui testimoniate il bene che gli avete dato e che da lui avete ricevuto. Questo amore va custodito. È stato un riferimento per tanti: era una bandiera e come tutte le bandiere per essere animate hanno bisogno di vento”. Anche il papà di Giò aveva pronunciato parole simili.

La mamma: “Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale”

“Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi”, le parole invece della mamma del ragazzo durante i funerali. Antonella Riccardi e l’ex marito Marco Bianchi avevano adottato il ragazzo quando era un bambino. “Diventate protagonisti della vostra vita e cercate lo straordinario. Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi. Invece di mandarvi faccine su whatsapp, straordinario è avere il coraggio di dire alla ragazza sei bella invece di nascondersi dietro a frasi preconfezionate”, ha aggiunto la donna. E ancora: “Straordinario è chiedersi aiuto proprio quando ci sembra che non ci sia via di uscita. Straordinario è avere il coraggio di dire ciò che sapete. Per mio figlio è troppo tardi ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo”. “Noi genitori invece di capire che la sfida educativa non si vince da soli nell'intimità delle nostre famiglie, soprattutto quando questa diventa una confidenza per difendere una facciata, non c'è vergogna se non nel silenzio: uniamoci facciamo rete”, ha aggiunto affermando di essersi chiesta “perché è successo” ma di aver capito che “a cercare i perché ci arrovelliamo”. “La domanda non è perché, ma come possiamo aiutarci. Fate emergere i vostri problemi”, ha detto a tutti i giovani presenti.

Finanza chiamata dalla madre, manifesti di ringraziamenti alla G.d.F.

“Un pensiero particolare va alla Guardia di Finanza. Grazie per avere ascoltato un urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di avere suo figlio perdersi e ha provato con ogni mezzo di combattere la guerra contro la dipendenza prima che fosse troppo tardi”, ha detto ancora la donna durante le esequie di Giò a cui hanno partecipato finanzieri in borghese. Era stata lei infatti  ad andare a parlare con i finanzieri perché aveva sentore del fatto che girasse la droga davanti a scuola. "Si è rivolta a noi perché dopo innumerevoli tentativi di convincere il figlio a smettere di farsi di spinelli non sapeva più cosa fare, noi abbiamo organizzato un servizio e siamo andati lì", ha raccontato il generale Renzo Nisi, comandante provinciale della Guardia di Finanza.  Nei manifesti che annunciavano i funerali del ragazzo la famiglia ha voluto ringraziare la Guardia di Finanza quasi a non voler colpevolizzare i militari per quel che è successo.

“Perdonami, non ho saputo colmare il tuo vuoto”

“Le ultime parole sono per te, figlio mio. Perdonami per non essere stata capace di colmare quel vuoto che ti portavi dentro da lontano”: è quanto ha detto ancora la mamma di Giò rivolgendosi al figlio morto. “Voglio immaginare che lassù ad accoglierti ci sia la tua prima mamma e come in una staffetta vi passiate il testimone affinché il tuo cuore possa essere colmato in un abbraccio che ti riempia per sempre il cuore”, ha detto ancora la donna che in chiesa era accompagnata dal padre del ragazzo e suo ex marito. “Fai buon viaggio piccolo mio”, ha concluso.

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